Un uomo su 10 che negli anni Sessanta, quando non aveva ancora 30 anni, ha fatto il muratore, è condannato a morire di cancro per cause legate all'esposizione all'amianto. È questa la scioccante scoperta fatta da uno studioso di Cancer Research UK, l'associazione britannica per la ricerca sul cancro, secondo il quale il rischio di contrarre un mesotelioma - un tipo di tumore ai polmoni strettamente collegato all'esposizione all'amianto - resta particolarmente alto anche per gli idraulici, gli elettricisti ed i decoratori che in quel periodo avevano iniziato la loro carriera. Julian Peto, questo il nome del ricercatore, ha contattato negli ultimi cinque anni 622 britannici malati di mesotelioma.
Dal suo studio, pubblicato dal British Journal of Cancer, emerge che gli uomini nati negli anni Quaranta che prima di compiere 30 anni hanno lavorato come muratori per più di 10 anni hanno una probabilità su 17 di ammalarsi di mesotelioma. Sommando al rischio di mesotelioma quello di contrarre un altro tipo di cancro ai polmoni, le probabilità che queste persone muoiano di un tumore legato all'esposizione all'amianto aumentano a una su 10. Per gli elettricisti, gli idraulici ed i decoratori nati nello stesso decennio e che hanno esercitato il mestiere per più di 10 anni prima dei 30 anni, il rischio di decesso scende invece a uno su 50.
La Gran Bretagna, sottolinea il Daily Mirror riferendo i risultati dello studio, ha il più alto tasso di mesotelioma al mondo. Secondo Peto le statistiche sono direttamente legate al fatto che tra gli anni Sessanta e Settanta "enormi quantità di amianto venivano importate dal Sud Africa" e utilizzate nella costruzione di quasi tutti gli edifici "senza alcun tipo di controllo". "Lo studio - ha aggiunto Peto - dimostra che il rischio in alcuni mestieri, in particolare nel settore edilizio, è più alto di quanto si credeva in precedenza. Se si è stati esposti quando si aveva 20 anni il pericolo è enorme".
L'amianto in Gran Bretagna si trova ancora oltre 500.000 costruzioni non adibite ad uso domestico e rappresenta quindi tutt'oggi una minaccia per muratori ed altri lavoratori impiegati nel settore edile. Commentando i risultati della ricerca, Steve Coldrick, dell'agenzia nazionale per la salute e la sicurezza, ha affermato: "È una terribile notizia per chi ha fatto questi mestieri e si contrarrà questa terribile malattia. I nostri polmoni non avrebbero dovuto essere degli 'aspirapolveri'. Non vogliamo che questa tremenda eredità ci perseguiti per altri 50 anni. Il problema è invisibile, ma una volta che la sostanza entra nei polmoni non c'è più nulla da farefonte: lanuovaecologia.it
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