Trento è il comune più eco-compatibile d'Italia. Il più attento, insomma, a non trascurare l'impatto ambientale delle sue politiche. Lo dice l'Istat che, nell'indagine sugli "Indicatori ambientali urbani" per il 2006, stila una classifica delle città più "ecologiche". Trento è seguito da Venezia, Modena e Bologna. Vanno male, invece, Massa, Enna e Olbia. Dallo studio emergono anche tante contraddizioni nel modo di vivere le problematiche ambientali da parte degli italiani. Che amano sempre più le due ruote ma sono anche più attenti alla raccolta differenziata. Nelle città, comunque, cresce l'inquinamento da polveri sottili Pm10, ma anche lo spazio dedicato al verde pubblico. La classifica. I dieci comuni più eco-compatibili del 2006 sono, nell'ordine, Trento, Venezia, Modena, Bologna, Bolzano, Livorno, Brindisi, Genova, Avellino e Aosta. La "regina" delle città ecologiche, Trento, ha una percentuale di raccolta differenziata vicina al 50 per cento, un'alta densità di verde urbano e ha sviluppato interventi di bonifica del rumore. Massa invece è il comune meno eco-compatibile: qui si raccolgono (e quindi si producono) troppi rifiuti, si registra un alto consumo d'acqua e una totale assenza di un piano del traffico. Trasporti. Secondo il rapporto nel 2006 è aumentato il tasso di motorizzazione (+0,7 per cento rispetto all'anno prima): in media, ci sono 619,7 auto ogni mille abitanti. I comuni più "motorizzati" sono Viterbo, Roma e latina. Ma gli italiani, anche a causa delle difficoltà di trovare parcheggio e delle limitazioni alla circolazione, puntano sempre più sui motocicli. Le due ruote, infatti, hanno registrato un'impennata del 7,1 per cento. Le città in cui moto e motorini sono più diffusi sono Imperia, Livorno e Savona. Per quanto riguarda i trasporti, aumenta anche la richiesta di quello pubblico: +2,6 per cento.
Rifiuti. A fronte di un aumento della quantità di rifiuti urbani raccolti (+1,6 per cento: ogni abitante produce in media 633,9 chili di spazzatura all'anno), si registra anche una crescita significativa della raccolta differenziata. Che segna un +7,1 per cento, e dunque una maggiore attenzione da parte dei cittadini per i problemi collegati al riciclo. La percentuale di raccolta differenziata varia a seconda delle zone d'Italia: 33,6 per cento al Nord, 23 al Centro e 10,1 al Sud. La carta è il materiale più raccolto nel servizio differenziato. Verde urbano. Il verde pubblico, tra parchi e giardini, si ritaglia un piccolo spazio in più (1 per cento) rispetto al 2005. Bari, Milano e Bologna registrano le maggiori variazioni in positivo dal 2005. Pisa è la città che ha la più alta percentuale di verde urbano sulla superficie comunale: il 71,9 per cento. L'inquinamento. Nei 73 comuni che monitorano le polvere sottili, le centraline hanno segnalato che il Pm10 ha superato in media i limiti previsti 67,2 giorni l'anno, con un incremento del 7,3 per cento rispetto all'anno precedente. La situazione migliora scendendo da Nord a Sud: nel Settentrione infatti i limiti sono stati superati in media 88,6 giorni, al Centro 64,5 giorni e nel Meridione 27,9. Energia. Nel 2006 è diminuito il consumo pro-capite di gas metano per uso domestico e per il riscaldamento: -4,8 per cento. Giù anche il consumo pro-capite di energia elettrica per uso domestico, che scende del 6,2 per cento. Reggio Calabria è la città che usa meno gas metano, Avellino quella che consuma meno energia elettrica.
fonte: repubblica.it
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mercoledì 29 agosto 2007
Istat, Trento la città più "ecologica"
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