L'Istat conferma oggi le anticipazioni sull'inflazione a marzo quando l'indice dei prezzi ha avuto una variazione mensile di +0,2% ed una variazione di +1,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Si tratta di un dato in calo anche rispetto alla rivelazione di febbraio, che aveva registrato un'inflazione all'1,8%. A marzo gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli trasporti (più 1,1 per cento) e servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,5 per cento); variazioni nulle si sono verificate nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, ricreazione, spettacoli e cultura e istruzione; una variazione negativa si è registrata nel capitolo comunicazioni (meno 6,3 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (più 4,3 per cento), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 3,7 per cento) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 2,4 per cento); variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli comunicazioni (meno 10,6 per cento) e servizi sanitari e spese per la salute (meno 0,7 per cento).
A livello geografico per città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice Nic si sono verificati nelle città di Palermo (più 2,4 per cento), Torino (più 2,2 per cento) e Genova (più 2,0 per cento); quelli più moderati hanno riguardato le città di Trieste e Firenze (più 1,2 per cento per entrambe) e Cagliari (più 1,3 per cento).
fonte: repubblica.it
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venerdì 13 aprile 2007
Inflazione, l'Istat conferma i dati, a marzo +1,7% rispetto a un anno fa
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