Allarme inquinamento a Santorini in seguito all'affondamento della nava da crociera «Sea Diamond», colata a picco venerdì scorso dopo essersi incagliata in giorno prima. «Senza dubbio c'è stato anche un errore umano», ha ammesso il ministro greco per la Marina mercantile Manolis Kefaloyannis. «Le nostre azioni ora si concentrano sulla tutela dell'ambiente, ma la situazione è sotto controllo», ha detto il ministro. Circa 50 tonnellate di carburante (su 400) fuoruscite dai serbatoi dell'imbarcazione sone finite sulla costa, ha affermato il sindaco di Santorini. «Se le condizioni meteorologiche dovessero cambiare, potremmo perdere il controllo», ha confessato Vassilis Mamaloukas, responsabile delle operazioni di bonifica per l’azienda greca Environmental Protection Engineering.
Kefaloyannis è stato criticato in Grecia per aver elogiato le operazioni di soccorso dicendo che tutti i passeggeri erano stati fatti evacuare, mentre due giorni dopo il ministero ha ammesso che due turisti francesi mancavano all'appello (Jean-Christophe Allain, 45 anni, e sua figlia Maud di 16). Molti passeggeri hanno descritto l'evacuazione della nave avvenuta in modo lento e caotico, accusando l'equipaggio di non aver contribuito ad aiutare i passeggeri e lamentando la carenza di giubbotti di salvataggio. Il capitano della nave ha detto che la sciagura è stata causata dalle correnti marine, che hanno spinto la nave contro una scogliera causando una falla nella chiglia. Le autorità di Santorini hanno annunciato l'intenzione di citare l'armatore della nave ritenendo che la catastrofe rischia di causare un danno considerevole al turismo. Il capitano e cinque ufficiali di bordo sono stati incolpati dalle autorità greche di «negligenza».
fonte: corriere.it
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martedì 10 aprile 2007
Santorini: inquinamento dalla nave affondata
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