"A meno di un anno di distanza dall'entrata in carica del governo, la situazione dei conti pubblici italiani è notevolmente migliorata. Oggi siamo nelle condizioni di gestire i risultati positivi, cercando di evitare errori. La fase di emergenza è stata superata". Così il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ha iniziato l'audizione in commissione Bilancio al Senato. Il ministro ha precisato che il miglioramento dei conti che si è registrato negli ultimi mesi non era prevedibile, "non l'ha previsto nè il governo in carica, nè il governo precedente, nè i diversi organismo internazionali. Le più pessimistiche delle previsioni sono quelle fatte dal governo precedente". Secondo il ministro: "In questo momento non c'è un particolare bisogno di sostenere la domanda, perché la domanda è già robusta". Tornando poi sulla discussione sulla destinazione dell'extragettito, e riferendosi in particolare alle affermazioni fatte a Cernobbio sulla necessità di utilizzare le risorse del 'tesoretto' per abbassare le tasse alle imprese, Padoa-Schioppa ha assicurato: "La mia non era una proposta operativa".
Padoa-Schioppa ha poi aggiunto: "Il 2007 si chiuderà con un Pil al 2% anche in presenza di rallentamenti nei prossimi trimestri: questo perché la macchina è entrata ad alta velocità, o comunque più alta di quello che si pensasse e la spinta è sufficiente a raggiungere questo risultato". Ma, si è spinto a ipotizzare Padoa-Schioppa, è possibile per il nostro Paese una crescita superiore al 2% stimato: "Si può crescere al 2,5%-3%, ma solo con ulteriori riforme che rilancino l'economia e la competitività". Quanto all'anno prossimo, ha continuato il ministro dell'Economia, "Abbiamo realizzato le condizioni per non dover fare una manovra correttiva nel 2008". "Certo - ha aggiunto - che poi se andiamo all'osteria e consumiamo tutto quello che abbiamo fatto...". Padoa-Schioppa ha quantificato poi l'entità delle maggiori entrate di quest'anno: si tratterebbe di 8-10 miliardi. Dopo la correzione strutturale del deficit, ha aggiunto il ministro, "avanzano 2,5 miliardi". Si tratta, in sostanza, di quanto il governo intende mettere a disposizione per avviare la redistribuzione delle risorse. Anche perché, ha sottolineato Padoa-Schioppa, "non si può fare prima una manovra espansiva in primavera, per poi proporne una restrittiva in luglio con il Dpef".
fonte: repubblica.it
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giovedì 22 marzo 2007
Padoa-Schioppa: "Conti in ordine possibile crescita al 3%"
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