In Italia aumentati del 29% i casi di cancro alla mammella. Lo studio della London University: «Meno della metà deriva da fattori genetici». Wwf: «Nel mirino i falsi ormoni»
I distruttori endocrini - alias "falsi ormoni" - presenti negli inquinanti chimici, sono sostanze di sintesi non prodotte dall'organismo umano in grado di mimare gli ormoni naturali. Sono questi i 'maggior indiziati' per l'aumento di casi di cancro al seno. È quanto emerge da uno studio commissionato dal Wwf Gran Bretagna alla London University. Contaminanti ambientali e cancro al seno: cresce l'allarme sulle sostanze chimiche con proprietà di distruttori endocrini - lo studio realizzato dal dott. Andreas Kortenkamp, responsabile del centro di Tossicologia della scuola di Farmacia della London University - mette in luce che meno della metà dei casi di cancro al seno può essere imputata a fattori legati allo stile di vita o alla genetica. È proprio di questi giorni, tra l'altro, la notizia - diffusa dall'Istituto Superiore di Sanità – secondo cui i casi di tumori alla mammella sono aumentati nel nostro paese del 29%. Nel mirino potrebbero esserci i distruttori endocrini, prendendo in esame la loro azione in due scenari chiave: il primo è il cosiddetto "effetto cocktail" che si rileva quando c'è un'esposizione simultanea a diverse sostanze chimiche con proprietà estrogeniche (ossia che 'agiscono come estrogeni' - ormoni naturali prodotti dalle ovaie) e il secondo è l'esposizione ai contaminanti durante le fasi di maggiore sensibilità, vale a dire durante la pubertà e lo sviluppo intrauterino.«Un recente studio condotto in Spagna - avverte il prof. Kortenkamp – ha dimostrato che è possibile associare il rischio di cancro al seno unicamente al carico di sostanze chimiche estrogeniche presenti nell'organismo, escludendo del tutto gli ormoni naturali. Questa è la prima prova del fatto che i contaminanti ambientali con proprietà estrogeniche 'accidentali', e non solo gli ormoni naturali o gli estrogeni farmaceutici, possono contribuire allo sviluppo del cancro al seno». Tali contaminanti hanno causato già gravi alterazioni negli ambienti naturali - specie nell'Artico - compromettendo le funzioni riproduttive e ormonali e aumentando i casi di tumore.
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martedì 13 marzo 2007
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