«Se si tagliano baldanzosamente le tasse bisogna tagliare in modo altrettanto baldanzoso le spese». Lo ha detto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa al convegno della Confcommercio a Cernobbio. «È fortemente auspicabile una riduzione delle imposte per le imprese», ha aggiunto in ministro. La riduzione delle tasse avverrà certamente, «non è più questione di se, ma di quanto e quando». EVASIONE - Padoa-Schioppa ha indicato nel 5-6%le dimensioni del taglio delle imposta, ma dipenderà anche dalla riduzione dell'evasione fiscale. «Se l'evasione fiscale in Italia scomparisse o scendesse ai livelli fisiologici che osserviamo in Paesi dove il fenomeno è stato messo sotto controllo, la pressione fiscale potrebbe aumentare di 5-6 punti», ha detto il ministro.
CONTI NON A POSTO MA EMERGENZA SUPERATA - «La fase dell'emergenza è superata, ma i conti non sono ancora a posto», secondo Padoa-Schioppa. «Lo saranno di più quando il rapporto debito/Pil sarà sotto il 100% - penso possa essere raggiunto nel corso della legislatura - e quando il bilancio sarà in pareggio e l'avanzo primario raggiungerà il 4-5% del Pil». Dopo dieci mesi «non avrei mai immaginato di trovarmi in una condizione così positiva come quella in cui siamo adesso». Padoa Schioppa ha ricordato come nel 2005 «le cifre fondamentali della finanza pubblica italiana erano molto più difficili di quelle del 2006», e il Paese stava subendo una procedura Ue per deficit eccessivo mentre le agenzie di rating si preparavano ad abbassare il propri voti al Paese.
fonte: corriere.it
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martedì 20 marzo 2007
Padoa-Schioppa: taglio tasse insieme a spese
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