Biocarburanti e sussidi all'agricoltura sono i nodi sui i quali i grandi del mondo riuniti nel vertice Fao sull'emergenza alimentare, dovranno cercare un accordo da attuare nel breve periodo. I punti chiave del documento che sarà adottato al termine del summit |
Ecco i punti chiave che arrivati sul tavolo delle 183 delegazioni presenti al vertice e che costituiscono la bozza del documento finale che sarà adottato al termine del summit: LA RINNOVATA CENTRALITÀ DELL'AGRICOLTURA: in venti anni gli aiuti all'agricoltura sono scesi da 8 miliardi di dollari del 1984 a 3,4 miliardi di dollari del 2004, con una riduzione in termini reali del 56%. Oggi, l'emergenza alimentare ha riportato al centro dell'agenda politica l'importanza dell'agricoltura alla quale sono legati, per la propria sopravvivenza, il 70% dei poveri del mondo che vivono in aree rurali. LE SOVVENZIONI ALL'AGRICOLTURA: i singoli governi hanno adottato nel tempo misure protezionistiche e di sostegno alla produzione agricola nazionale che hanno creato distorsioni di mercato. "I Paesi dell'Ocse - ha detto il direttore generale della Fao, Diouf - hanno speso 372 miliardi di dollari solo nel 2006, per proteggere le loro agricolture". L'auspicio - si legge nella bozza - è che "considerata l'attuale situazione dei prezzi del cibo, siamo convinti che promuovere la produzione agricola dei mercati domestici sia un fattore cruciale per la sicurezza alimentare". BIOCARBURANTI: si tratta di un nodo cruciale sul quale è possibile che non si trovi un'immediata soluzione concertata. Ad oggi non c'é accordo neanche riguardo all'effettiva influenza dei biocarburanti sull'impennata dei prezzi delle materie prime agricole: il 3% secondo gli Stati Uniti, il 5% secondo la Fao che prevede un incremento della loro influenza fino al 15%. L'indicazione data dalla Fao sui biocarburanti riguarda la precauzione che i singoli Stati tengano sempre ben presenti, insieme all'incremento delle superfici e delle produzioni, anche la sicurezza alimentare globale. INCREMENTO DELLA PRODUZIONE AGRICOLA: è un argomento che potrebbe registrare una sintonia tra tutti i Paesi che condividono l'idea di investire in infrastrutture per l'agricoltura, soprattutto nei Paesi in cui ancora esistono dei margini di produzione, come l'Africa, dove solo il 4% del territorio agricolo è irrigato, lasciando alle precipitazioni il restante 96%. DOHA ROUND: unanime il consenso internazionale affinché si arrivi ad una rapida conclusione dell'agenda del Doha Round per costruire e migliorare le possibilità commerciali dei Paesi in via di sviluppo. POLITICHE DI RESTRIZIONE ALL'EXPORT: le misure di innalzamento dei dazi alle esportazioni e i blocchi attuati da alcuni Paesi per tutelare le proprie economie e per fronteggiare la crisi non sono viste di buon occhio dall'agenzia Onu che ha invitato i Paesi membri a non mettere in atto politiche di questo tipo per non inasprire la spirale del rialzo dei prezzi. CAMBIAMENTI CLIMATICI: il mantenimento della biodiversità é la chiave per mantenere le future performance delle produzioni agricole. In particolare mitigazione ed adattamento risultano essere i pilastri per rispondere ai cambiamenti climatici, investendo sui piccoli produttori e pescatori e sulle popolazioni indigene delle aree vulnerabili per trasmettere la conoscenza di buone pratiche agricole che non impattino sull'ambiente. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 4 giugno 2008
Vertice Fao, ecco i nodi dell'intesa
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