Far ripartire l'economia spendendo 40 miliardi in fognature, controllo delle perdite della rete idrica e depuratori. La proposta di Roberto Passino, presidente del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche
Spendere 40 miliardi in fognature, controllo delle perdite della rete idrica, depuratori. Questa l'ipotesi di investimento lanciata da Roberto Passino, presidente del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche (Coviri), a margine della sua partecipazione al primo forum internazionale sulla regolazione dei servizi idrici e la sostenibilità organizzato dall'Associazione nazionale Autorità e Enti di Ambito (Anea) ieri a Roma.
Secondo Passino "nel momento in cui si parla di far ripartire l'economia, una opportunità che non andrebbe persa sarebbe quella di investire nelle infrastrutture dei servizi idrici", che necessitano di "circa 40 miliardi", per rendere adeguata una situazione "mediamente precaria". Il punto che il presidente del Coviri sottolinea è la necessità di riconquistare la fiducia degli utenti, per cui "sono disposti a sostenere un aumento delle tariffe di elettricità, gas, telefono, già superiori alla media europea, mentre sono ostili a pagare i canoni dell'acqua, decisamente inferiori".
Per gli investimenti "non ci sono ostacoli di carattere economico finanziario - spiega il presidente del Coviri - perché le norme vigenti prevedono l'autofinanziamento. Il problema reale è quello del sistema delle responsabilità". I localismi poi vanno superati: "I sindaci - conclude Passino - non hanno accettato il superamento della dimensione comunale, ostacolando sistemi integrati veri, con l'obiettivo di economicità e gestione".
fonte: lanuovaecologia.it
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