Portogallo e Spagne costituiranno un istituto ricerca comune per migliorare le competenze nel settore delle fonti di energia alternativa
Ricerca e sviluppo sono due dei punti cardini nelle strategie che portano ai vari target nazionali, ambiziosi o meno, fissati in materia di fonti rinnovabili. Per incrementare l’impulso tecnologico della penisola Iberica Spagna e Portogallo hanno deciso di intraprendere insieme la via della ricerca tramite la realizzazione di un centro ad hoc con cui migliorare le competenze di entrambe le nazioni nel settore dell’energia pulita. A darne l’annuncio il Primo Ministro portoghese José Socrates e lo spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero secondo cui l’iniziativa che sta prendendo vita sarà senza dubbio un elemento strategico per il futuro di nazioni come Spagna e Portogallo nell’ottica di riduzione della dipendenza dal petrolio. Un discorso particolarmente sentito soprattutto da Lisbona, dal momento che il Paese, quasi interamente dipendente dalle importazioni di energia, mira a raggiungere l’obiettivo del 45% dal solare e dall’eolico nel 2010. Discorso già affrontano invece per la Spagna che a buon diritto si è conquistata il posto nella triade dei maggiori produttori di energia eolica nell’Unione europea insieme a Germania e Danimarca e ora punta a triplicare i suoi consumi da fonti rinnovabili per il 2020. IL centro Ricerche Energia sarà situato nel sud della Spagna, a Badajoz, vicino il confine con il Portogallo e sarà diretto da Antonio Sa da Costa, l’attuale Vice Presidente della Federazione europea per l’energia rinnovabile.
fonte: rinnovabili.it
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