Il prezzo del petrolio a 42 dollari dovrebbe influire sul ribasso delle bollette di energia e gas degli utenti italiani. Non c'è tuttavia da ben sperare per il futuro. Il forte ribasso del prezzo del greggio registrato negli ultimi mesi deve essere considerato un intervento temporaneo dettato da motivi politici, finalizzato a contenere le gravi conseguenze della crisi economico-finanziaria globale. La natura temporanea dell'intervento è stato confermato oggi, con il recente annuncio dell'Opec di voler tagliare la produzione la produzione di greggio di 4 milioni di barili per aumentare il prezzo del petrolio almeno a 70 dollari nei prossimi mesi. L'annuncio è stato fatto in occasione del dibattito sull'energia del World Economic Forum di Davos. Il segretario generale dell'Open, Abdalla Salem El Badri, ha motivato la decisione con la necessità di reperire fondi necessari per gli investimenti. Il sistema economico globale resta improntato per il 70% sulle fonti fossili non rinnovabili. Il passaggio del prezzo del greggi da 150 dollari al di sotto dei 50 dollari deve pertanto considerarsi un evento temporaneo e spingere ulteriormente ad investire nelle fonti di energia alternative e nella diversificazione del mix energetico.
fonte: ecoage.it
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sabato 31 gennaio 2009
Petrolio: Atteso rialzo a 70 dollari dopo tagli Opec
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