Blitz questa mattina nel foggiano. Dalle prime ore dell'alba, i carabinieri e gli uomini della Digos hanno eseguito 52 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Bari su richiesta dei sostituti procuratori della direzione distrettuale antimafia di Bari e della procura di Foggia. Nel mirino i presunti appartenenti al clan Gaeta, accusati di narcotraffico, estorsioni, rapine, furti, contrabbando di sigarette, riciclaggio, truffa ai danni dell'Inps nel settore agricolo e traffico illecito di rifiuti. Secondo gli investigatori l'associazione, che opera operante tra Orta Nuova, Carapelle, Ordona, Stornara e Stornarella, dagli inizi degli anni '90, ha monopolizzato le attività criminali, con profitti di svariati milioni di euro. Tra i reati contestati, il traffico di rifiuti, tossici e non, e lo smaltimento illecito in Puglia di rifiuti provenienti da altre regioni. Per un volume complessivo stimato intorno alle 100 mila tonnellate, e con guadagni di almeno cinque milioni di euro. Il denaro veniva prevalentemente riciclato - a quanto si è saputo - investendolo in aziende ortofrutticole (di qui anche le truffe all'Inps) e nel traffico di veicoli esteri di grossa cilindrata (per circa sei milioni di euro). Violenti gli "interventi punitivi" - sempre secondo gli investigatori - nei confronti di coloro che denunciavano soprusi, o di esponenti delle istituzioni che si ponevano in contrasto con le attività del clan. In questo contesto si inseriscono l'omicidio e le due "lupare bianche" contestate ad alcuni esponenti del gruppo criminale
fonte: lanuovaecologia.it
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mercoledì 26 settembre 2007
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