L'amministratore delegato dell'Eni boccia l'energia del vento e rilancia l'atomo: «Le emissioni di Co2 sono più pericolose delle scorie radioattive» / LEGAMBIENTE: «Eolico? Il governo soffi in giusta direzione» / Energia, i giovani la sprecano
«L'eolico ha dato un contributo importante ma non credo rappresenti la soluzione: lo vedo più adatto ai Paesi atlantici che sono molto più ventosi dell'Italia». Lo ha detto Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, durante un incontro a Firenze sui temi dell'energia, in merito alle fonti rinnovabili. «L'unica più seria tra le fonti rinnovabili - ha avvertito Scaroni - è il solare, ma il problema è la sua fruibilità: gli attuali pannelli al silicio della tecnologia fotovoltaica non rappresentano una soluzione né economicamente né ecologicamente soddisfacente».«Per ridurre le immissioni di anidride carbonica il nucleare resta la soluzione migliore. Infatti il nucleare non produce emissioni di Co2». «Specialmente negli Usa - ha aggiunto - molti ambientalisti che avevano iniziato lottando contro il nucleare oggi sono tornati a sostenerlo perché si sono accorti che le immissioni di Co2 sono più pericolose delle scorie nucleari». «Sono convinto - ha sottolineato l'ad di Eni - che il Parlamento italiano potrebbe votare all'unanimità un programma nucleare, ma poi questo non verrebbe realizzato perché non si riuscirebbe a trovare un sito: quale Comune lo accetterebbe?». «Lavoriamo quindi - ha concluso Scaroni - su altre fonti energetiche e sulla sicurezza degli approvvigionamenti senza sognare un programma nucleare che non riusciremmo a realizzare».
fonte: lanuovaecologia.it
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giovedì 27 settembre 2007
Scaroni: «No all'eolico, sì al nucleare»
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