Sedici anni dopo il più grave sversamento di idrocarburi nel Mediterraneo cominceranno i lavori per rimuovere i residui di greggio intrappolati nella carcassa della nave. Nell'aprile del 1991 un'esplosione a bordo provocò la fuoriuscita del carico
È stato firmato ieri il decreto di aggiudicazione dei lavori di bonifica del relitto della petroliera Haven, affondata al largo di Arenzano (Ge) nell'aprile del 1991, a seguito di un'esplosione che provocò la fuoriuscita e l'incendio dell'intero carico di greggio stivato a bordo della nave. Dopo sedici anni dall'affondamento della superpetroliera Haven, il più grave inquinamento da idrocarburi mai avvenuto nel Mediterraneo, le conseguenze di tale tragedia, se pur limitate grazie a una tempestiva ed efficiente gestione dell'emergenza, non si sono ancora del tutto esaurite. L'intervento, predisposto d'intesa con la Regione Liguria, prevede l'asportazione dei residui di greggio intrappolati sui soffitti del cassero ed il lavaggio delle casse oli e combustibili per la rimozione di eventuali residui ed incrostazioni. I lavori saranno realizzati dalla Smit Salvage, la società olandese specializzata in recuperi e bonifiche di relitti che ha curato, tra l'altro, le recenti operazioni di recupero del sottomarino russo Kursk e la bonifica delle cisterne della petroliera Prestige, affondata al largo delle coste della Galizia nel novembre del 2002. L'allestimento del cantiere sarà avviato il prossimo autunno, le operazioni a mare inizieranno presumibilmente entro febbraio 2008, avranno la durata massima di 100 giorni e si concluderanno entro giugno del prossimo anno. Il costo dell'intervento è pari a circa 5.700.000 euro.
fonte: lanuovaecologia.it
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martedì 12 giugno 2007
Al via in autunno la bonifica della Haven
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