I piccoli passi fatti e le promesse di aiuto per l'Africa, sono nel solco del mantenimento dei poteri economici attuali e non nel segno della solidarietà e della decrescita di cui il mondo avrebbe bisogno da subito
– Bilancio del G8
– I documenti
- Greenpeace: ora la palla passa alle Nazioni Unite
- Petrolio, clima e ciclone Gonu
Il giorno dopo del vertice dei G8, mentre i commenti sostanzialmente mettono in luce la delusione per un accordo che non porta niente di concreto e rimanda alle verifiche future sulle dichiarazioni di buona volontà, arriva l'altra notizia sugli aiuti all'Africa: 60 miliardi di dollari per Aids, malaria e Tbc.In entrambi i casi non può sfuggire la forte valenza politica di quest'incontro che nulla ha a che vedere con la svolta di solidarietà e di decrescita di cui il mondo ha bisogno.Ancora una volta, in trasparenza, i fili che comandano le azioni degli uomini che ci governano sono tenuti dall'economia.Così un'azione positiva o negativa, indipendentemente dal vantaggio o dal danno per i cittadini, per la finanza è sempre e comunque un vantaggio. Si abbaglia l'opinione pubblica con i numeri, si aprono speranze e si dividono i cittadini a seconda dei loro interessi.Tutto è teso per tranquillizzare e assicurare, ma in realtà nessuna decisione è stata presa per interventi concreti sul clima, e gli aiuti all'Africa sono risibili considerando che il loro malessere continuerà a crescere date le non decisioni prese per il clima e la mancanza degli aiuti arretrati che ancora attendono.Infatti la relazione fra cambiamenti climatici e salute è nota. Secondo il World Health Report, il cambiamento climatico è già responsabile del 2,4% di tutti i casi di diarrea nel mondo e del 2% di tutti i casi di malaria. Valori destinati ad aumentare dati i tempi che si sono dati i Grandi della Terra.Per questo l'annuncio del gruppo dei paesi del G8 di volere destinare 60 miliardi di dollari entro il 2010 al Fondo globale contro l'Aids, la malaria e la Tbc, non ha convinto le Ong, che denunciano l'ipocrisia dei leader. Max Lawson, presidente di Oxfam, mette in guardia: «Non dobbiamo farci distrarre dai grandi numeri. Ciò che nella migliore ipotesi i 60 miliardi di dollari significano sono solo tre miliardi di dollari extra in aiuti entro il 2010». Per Oxfam, quindi, il G8 «è ancora lontano dalle promesse fatte a Gleneagles», in quanto sono almeno 30 i miliardi di dollari non ancora versati del totale allora promesso. «Con l'annuncio di oggi, si riduce questo gap a 27 miliardi», commenta Lawson, per il quale la decisione di oggi «è un piccolo passo, mentre noi abbiamo bisogno di un passo gigantesco».
fonte: vglobale.it
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
martedì 12 giugno 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento