Detrazione del 55% delle spese per risparmio energetico: serve la comunicazione al centro di Pescara prima dell'inizio dei lavori, come per le ristrutturazioni edilizie, o è sufficiente quella di fine lavori da inviare all'Enea? A due mesi e mezzo dall'entrata in vigore del decreto che ha reso operative le norme, il dubbio ancora non è stato sciolto in via ufficiale. L'Agenzia delle entrate ha preannunciato una circolare della quale, però, si sono perse le tracce, mentre l'Enea sostiene che la comunicazione non serve. Ma visto che, come dicevano i latini, melius abundare quam deficere, ossia meglio abbondare che scarseggiare, sentiamo di consigliare, a chi ci chiede cosa fare, di inviare comunque la comunicazione a Pescara.
Domanda sì, domanda no - Il dubbio nasce dal fatto che nel testo della finanziaria e nel decreto attuativo si fa espressamente riferimento alla necessità di seguire la stessa prassi prevista per le ristrutturazioni edilizie - "le detrazioni di cui ai commi 344, 345, 346 e 347 sono concesse con le modalità di cui all'articolo 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, e secondo le relative norme previste dal regolamento attuativo di cui al decreto del ministro delle finanze 18 febbraio 1998, n. 41 e successive modificazioni" - compreso il pagamento con bonifico, ma non si fa nessun cenno esplicito alla comunicazione preventiva. Prevista, invece, una comunicazione da inviare, al termine dei lavori, all'Enea. Questo perché la detrazione è ammessa solo se si certifica di aver raggiunto un determinato livello di risparmio. La raccomandata a Pescara, dunque, non sembrerebbe necessaria. Però non sempre quello che non è espressamente indicato può considerarsi escluso, e comunque, senza comunicazione se qualcosa va storto si perde qualunque agevolazione.
La "sorpresa" a consuntivo - Infatti il meccanismo del decreto collega la detrazione al risparmio "certificato": solo se al termine dei lavori l'immobile risulta entro i parametri prestabiliti dagli allegati al decreto scatta il sì allo sgravio. Certo, se i calcoli in sede di progetti sono stati fatti con cura, se i beni acquistati sono in regola e l'installazione è fatta con cura, non dovrebbero esserci sorprese finali. Ma se, invece, qualcosa non andasse per il verso giusto e magari il risultato non fosse raggiunto per poco?.... Il diritto alla detrazione si sarebbe perso del tutto, anche dopo aver investito in misura consistente. Insomma, visto che solo una volta terminati i lavori è possibile sapere se questi avranno avuto successo, perché non lasciarsi aperte due vie?
Una raccomandata e passa la paura - C'è anche da dire che l'agevolazione per risparmio energetico è sempre una detrazione d'imposta, e non dà diritto ad un credito. Di conseguenza chi paga meno tasse rispetto alla detrazione alla quale avrebbe diritto non ha la possibilità di recuperare in alcun modo l'eventuale somma aggiuntiva. Così prima di iniziare i lavori è bene comunque fare i conti con attenzione e poi inviare anche la comunicazione a Pescara per interventi di ristrutturazione. In questo modo ci si mette al riparo da qualsiasi rischio e si ha la certezza di poter comunque detrarre il 36% di quanto speso perché tutti i lavori che danno diritto alla detrazione del 55% sono interventi di manutenzione straordinaria, e perciò sono anche nell'elenco delle spese che godono dell'agevolazione per ristrutturazione. Inviando la comunicazione preventiva a Pescara, dunque, non si rischia di perdere tutto se qualcosa non funziona.
fonte: repubblica.it
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
martedì 5 giugno 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento