La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 10091 del 15 maggio 2007, ha spiegato cosa succede nel caso in cui l’Inps fornisca all’utenza dei dati sbagliati in merito alla decorrenza dei termini per la presentazione di un ricorso.La ricorrente, infatti, si era vista revocare da parte dell’Istituto il diritto all’assegno ordinario di invalidità civile e aveva impugnato l’atto. La Corte di Appello, convocata dall’Istituto dopo la sentenza del Tribunale di Firenze, aveva respinto la domanda, poiché era decorso il termine di decadenza per la presentazione del ricorso.L’Inps, infatti, aveva comunicato all’interessata un termine erroneo per la presentazione del ricorso, ma aveva rettificato la comunicazione con una segnalazione successiva.Secondo la Cassazione, dunque, la rettifica dell’Inps è stata oggettivamente idonea a correggere l’erronea comunicazione, poiché con essa l’istituto ha informato in maniera corretta l’assicurata della possibilità di ricorrere all’autorità giudiziaria e del relativo termine: secondo la Corte, infatti, “l’indicazione del termine con riferimento alla norma che lo prevede è da ritenersi adeguata – in forza del principio generale che ignorantia legis non excusat – e rientrava certamente nella normale diligenza dell’appellata informare il patronato, da cui era assistita, dell’avvenuto rigetto in sede amministrativa e delle conseguenti iniziative da assumere”.Per le suddette ragioni, la Cassazione ha respinto il ricorso
fonte: consulenzalavoro.it
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
venerdì 15 giugno 2007
Decorrenza dei termini: cosa succede se è l’Inps a farci sbagliare
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento