Dodici persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una vasta operazione che ha portato alla scoperta di un traffico di suini tra la Spagna e l'Italia in violazione delle norme sanitarie. Per altre 35 è scattata una denuncia alla magistratura. L'inchiesta ha portato alla scoperta di una evasione per circa 50 milioni di
carne suinaeuro. Secondo quanto emerso sarebbero 21 le società coinvolte. Durante l'operazione sono stati abbattuti 250 suini, che erano destinati alla macellazione, e che sono risultati affetti da malattie vescicolari. Altri 300 animali sono stati abbattuti perché di provenienza incerta. Nell'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sono coinvolti imprenditori, trasportatori e veterinari. Secondo quanto emerso dall'inchiesta era stato messo in atto un sistema per introdurre in Italia suini (ma anche altri animali) destinati all'allevamento e alla macellazione senza i preventivi controlli veterinari. Gli animali provenivano per la maggior parte dalla Spagna, e in molti casi erano affetti da malattia vascolare suina, patologia non pericolosa per l'uomo ma estremamente contagiosa negli allevamenti. L'inchiesta ha portato alla luce una frode fiscale che sarebbe stata possibile, nella fase dell'importazione, attraverso l'utilizzo di società fittizie con sede tra le province di Napoli, Caserta e l'Umbria. Ma nell'inchiesta sono finite anche società, realmente esistenti, che acquistavano gli animali gia "nazionalizzati", e società che poi provvedevano alla commercializzazione e alla macellazione dei capi. Tra queste ultime, alcune hanno sede in Lombardia e in Calabria. Gli investigatori si sono insospettiti quando hanno notato, verificando alcuni documenti di trasporto, che nei mesi scorsi diversi Tir avrebbero dovuto scaricare i maiali importati in una delle strade più importanti di Caserta, via San Carlo; ma secondo i finanzieri gli animali finivano direttamente nelle stalle dove nottetempo venivano caricati da acquirenti compiacenti proprio per scongiurare il rischio di controlli. Nel corso dell'operazione è stata anche sequestrata anche una stalla che dagli accertamenti finora condotti è risultata priva delle autorizzazioni sanitarie. Le ordinanze di custodia emesse dal gip di S. Maria Capua Vetere sono 14, di cui dodici eseguite.
fonte: lanuovaecologia.it
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sabato 7 luglio 2007
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