Ridurre fino al 40% le emissioni di gas serra entro il 2020

Dopo giorni di discussione e tentativi di accordo, dopo un rush finale che non prometteva niente di buono, a Vienna, il meeting Unfccc (la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite), sugli impegni per il post-Kyoto, porta a casa un risultato significativo. Gli esperti sono d'accordo di ridurre fino al 40% le emissioni di gas serra entro il 2020.I rappresentanti di 158 paesi hanno raggiunto un accordo base per limitare le emissioni di gas serra: la riduzione tra il 25 e il 40 %, rispetto ai livelli del 1990, prima del 2020. L'utilità di questo obiettivo è stata «riconosciuta ufficialmente».Questa proposta, portata avanti da Unione europea ed altri paesi era stata rigettata da Russia, Canada, Giappone, Svizzera e Nuova Zelanda.La trattativa è stata serrata. Alla fine «abbiamo raggiunto un ampio accordo sulle principali questioni», ha detto Leon Charles, un negoziatore di Granada che ha contribuito a condurre il confronto a Vienna.Si è lavorato fino a tarda sera per superare le resistenze di vari paesi compresi Canada, Giappone e Russia che preferivano una forchetta più flessibile al posto di fissare limiti precisi.Questi obiettivi non sono obbligatori comunque vengono considerati un segnale importante di quanto si propongono le nazioni industrializzate per limitare seriamente i gas serra che causano il riscaldamento globale.L'accordo desta qualche preoccupazione perché sembra ambizioso per alcune nazioni dato che le situazioni nazionali mutano nel tempo, però mette in chiaro che le emissioni inquinanti devono essere ridotte «a livelli molto bassi» per prevenire inondazioni devastanti, siccità ed altri fenomeni estremi.«Da qui l'urgenza di combattere i cambiamenti climatici», si legge nel documento.È certo un grande impegno per la conferenza di Bali (Indonesia) che dovrà concretizzare un nuovo accordo globale per ridurre le emissioni dopo il 2012, quando sarà scaduto il Protocollo di Kyoto del 1997.Ciò richiede che 35 Paesi industriali riducano le proprie emissioni per il 2012 di un 5% più basso rispetto ai livelli del 1990.Un impegno urgente se si vuole evitare che la temperatura del pianeta salga di 2 gradi centigradi, un limite che secondo gli scienziati è decisivo per evitare catastrofi e forse un punto di non ritorno con conseguenze che nessun modello matematico può prevedere.

fonte: vglobale.it