Parte l'indagine conoscitiva dell'Antitrust sulla corporate governance di banche e assicurazioni annunciata dal presidente Antonio Catricalà in occasione della Relazione annuale al Parlamento della settimana scorsa. Il via ufficiale, secondo quanto comunica una nota dell'Antitrust, è stato deciso nella riunione del 28 giugno 2007 «anche alla luce delle numerose innovazioni normative che hanno interessato o stanno per interessare i mercati finanziari».
L'indagine, spiega la nota, dovrà analizzare il rapporto tra concorrenza e corporate governance attraverso la ricostruzione di un quadro aggiornato degli assetti del governo societario delle imprese bancarie e assicurative. L'attenzione sarà concentrata sugli elementi, anche di origine regolamentare, che possono influenzare il grado di contendibilità delle imprese, sulla natura e composizione degli organi sociali, compresi i comitati a composizione ristretta con funzioni di gestione o consultive, e su alcuni aspetti della finanza d'impresa. «Si tratta di elementi - osserva l'Antitrust - che possono avere un impatto significativo sull'efficienza e sulle condizioni di concorrenza nei mercati finanziari, incidendo negativamente sull'incentivo alla ricerca dell'efficienza produttiva e al trasferimento dei conseguenti benefici ai consumatori».
Secondo l'Antitrust, inoltre, il grado di contendibilità di banche e assicurazioni è minore rispetto a quello di imprese di altri settori, a causa degli assetti azionari, dell'esistenza di strutture piramidali e della presenza di una fitta rete di partecipazioni incrociate e circolari e di consolidati legami personali. La ridotta contendibilità acquista poi natura strutturale nel caso del credito cooperativo (banche popolari e banche di credito cooperativo) e delle cooperative o mutue assicuratrici, vista la specifica normativa che ne disciplina la governance. Queste problematiche concorrenziali, conclude la nota, «possono avere effetti di rilievo sotto il profilo antitrust anche nel settore della finanza d'impresa oltre che sull'intero sistema economico, considerata la natura bancocentrica dell'economia italiana: i legami tra soggetto finanziatore ed impresa beneficiaria possono infatti configurare una situazione di controllo di fatto del finanziatore nei confronti dell'impresa beneficiaria o facilitare il raggiungimento di equilibri non concorrenziali nei mercati in cui operano le imprese finanziate. Il rischio può essere accentuato dal fatto che i soggetti finanziatori sono in numero ridotto, spesso operano in pool e risultano uniti da numerosi legami finanziari e personali. Secondo l'Autorità il quadro che emerge può facilitare il coordinamento delle condotte tra imprese o ridurre gli incentivi a competere, rendendo più probabile il raggiungimento di equilibri di mercato non concorrenziali».
fonte: corriere.it
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
mercoledì 4 luglio 2007
Su banche e polizze parte l'indagine Antitrust
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento