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«Un primo passo importantissimo. L’Italia può guidare la battaglia contro queste sostanze». È soddisfatto Roberto Della Seta, presidente di Legambiente sulla votazione di ieri a Strasburgo che dà il via libera alla revisione della normativa Ue sui pesticidi. La plenaria del Parlamento europeo, infatti, ha approvato in prima lettura e a larghissima È la prima volta che l’Europa regolamenta l'uso dei pesticidi. Tra le misure più rilevanti la proibizione delle polverizzazioni utilizzate nella viticoltura sia pure con deroghe (se non esistono alternative o quando il pesticida abbia ottenuto una autorizzazione specifica). Vietati i pesticidi, senza eccezione, nei parchi e giardini pubblici, cortili di ricreazione, nelle zone attorno agli ospedali. Il testo approvato dall’Europarlamento prevede l’esclusione dal mercato dei pesticidi non solo cancerogeni, mutageni e teratogeni (che provocano malformazioni del feto), ma anche neurotossici, immunotossici e interferenti endocrini. Allo stesso tempo è stata bocciata la proposta della Commissione di dividere l’Europa in tre macrozone - Nord, Centro e Sud – che impedirebbe a ciascun Stato membro il libero arbitrio sulle sostanze da vietare. Ed è stata scartata la possibilità di proibirne l'uso in una zona di dieci metri attorno a tutti i corsi d'acqua, assieme a quella di introdurre obiettivi generali di riduzione (meno 25% in cinque anni, meno 50% in dieci). «Questo primo risultato è un successo per la salute dei cittadini – aggiunge Della Seta –. A essere vietate sono sostanze che non dovrebbero proprio entrare nella catena alimentare europea dove risulta contaminato il 40% della frutta e della verdura vendute, con un campione su 30 addirittura fuori dai limiti di legge». In Italia la percentuale scende al 30% di tutti i campioni di frutta e verdura analizzati, con un 1,3% oltre i limiti di legge. «Il nostro Paese – conclude il presidente di Legambiente – è l’unico che ha vietato già una delle sostanze più temibili: il Carbendazim, un fungicida (distruttore endocrino) sospeso dal 2005 (DM 3.02.2005). Per questo sarebbe auspicabile dal nostro governo un impegno in questo senso: eleggersi capofila nella battaglia contro i pesticidi già dal prossimo appuntamento quando cioè se ne discuterà al consiglio dei ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura”. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 24 ottobre 2007
Stretta Ue sui pesticidi
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