| |
Ad Amburgo, nel laboratorio Eurofins il lavoro di analisi sui campioni prelevati nei caseifici casertani, napoletani ed avellinesi prosegue a tempo di record. Ieri sono stati resi noti altri 46 risultati, tutti negativi, che consentiranno lo sblocco di circa un centinaio di allevamenti, (poiché ad ogni campione prelevato, su un totale di 265, corrispondono 3 o 4 allevamenti fornitori di latte). A coordinare l'arrivo e la diffusone delle risposte del laboratorio comunitario è stato l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno, con sede a Portici. Il commissario Antonio Limoni si è detto "moderatamente ottimista", rispetto al risultato raggiunto finora dei 63 campioni analizzati, che in totale hanno consentito di liberare da qualsiasi vincolo circa 130 allevamenti. Se venissero riscontrate delle positività, le analisi verrebbero ripetute. La prima fase dei controlli sul latte di bufala campano è in dirittura d'arrivo, secondo il ministero della Salute che, in una nota, rileva come "tutti i prodotti derivati dal latte di bufala campana siano in regola con le norme sulla diossina". "In soli dieci giorni dall'avvio dei controlli - evidenzia il Ministero - il nostro sistema di controllo sulla sicurezza alimentare è riuscito a mettere in sicurezza una filiera alimentare complessa e articolata come quella della bufala campana". Intanto, il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop è cauto e parla di "fiduciosa attesa", riferendosi al termine di venerdì annunciato dall'assessore alla Sanità della Regione Campania, Angelo Montemarano, entro il quale dovranno essere resi noti i dati di tutte le analisi condotte sui 265 campioni prelevati nella regione. Quattro gli obiettivi raggiunti dal piano di controlli del Ministero: l'isolamento degli allevamenti a rischio diossina, con il loro sequestro cautelativo, l'identificazione degli allevamenti che risulteranno effettivamente contaminati dalla diossina, la garanzia che tutto il latte di bufala campano in circolazione è ormai in regola con le norme sulla diossina e la certezza che tutti i prodotti derivati dal latte di bufala campano sono in regola con le norme sulla diossina. Gli allevamenti fornitori del latte facente parte del lotto trovato positivo ai primi test continuano a rimanere sotto sequestro in via cautelare, per impedire la commercializzazione del latte a rischio di contaminazione in Campania o in qualsiasi altra località. Al termine delle verifiche, questi allevamenti saranno sottoposti a bonifica, con divieto di commercializzazione del latte, fino a bonifica avvenuta. Sul fronte dei controlli la partita è stata, invece, rinviata di un giorno dall'Asl 3 di Salerno: su richiesta del Ministero della Salute, è arrivata la comunicazione di uno slittamento di 24 ore. Nessun rinvio per la questione degli indennizzi da destinare alle aziende danneggiate dai controlli che sarà affrontata oggi alle 17 al ministero delle Politiche Agricole, in un incontro tra il ministro Paolo De Castro e le associazioni di produttori e allevatori. Intanto, del rischio diossina ha parlato ieri anche la Fao che esorta i Paesi a fare maggiori sforzi per ridurre anche l'esposizione minima. In uno studio sottolinea che gli alimenti, soprattutto quelli lattiero-caseari ma anche la carne, il pesce e i frutti di mare rappresentano oltre il 90% dei veicoli di contaminazione da diossina. fonte: lanuovaecologia.it |
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
giovedì 10 aprile 2008
Diossina, sbloccati 130 allevamenti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento