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È realtà la nuova direttiva europea sulla qualità dell'aria, adottata ieri in via definitiva. La Commissione europea ha espresso soddisfazione in quanto il testo adottato dagli stati membri e dal Parlamento europeo "riprende quasi integralmente - ha detto la portavoce all'ambiente Barbara Helfferich - la proposta che aveva presentato nel Per il Commissario all'ambiente, Stavros Dimas, l'Unione europea "ha compiuto un passo decisivo nella lotta contro una delle principali cause dei problemi che colpiscono l'ambiente e la salute". La nuova direttiva sulla qualità dell' aria "è una risposta ai timori dei cittadini perché - ha aggiunto Dimas - fissa standard elevati, ma realistici, per combattere l'inquinamento dovuto alle particelle sottili (PM2,5) nell'Unione europea". Le particelle sottili sono considerate tra gli inquinanti più pericolosi per la salute umana assieme alle particelle più "grosse" note come PM10, già regolamentate da altre normative. Studi europei evidenziano che un'esposizione a livelli alti di particelle sottili può ridurre di otto mesi l'aspettativa di vita per ciascun cittadino. La nuova direttiva prevede che, nelle aree urbane, gli Stati membri riducano mediamente del 20% l'esposizione al PM2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, obbligandoli a portare i livelli di esposizione in queste zone al di sotto di 20 microgrammi/m3 nel 2015. A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015 e, se possibile, già nel 2010. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 16 aprile 2008
Ue, è lotta alle micro-polveri
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