Il 43,22% del territorio siciliano è a rischio "molto elevato" di desertificazione mentre per il 30,79% il rischio sarebbe "elevato" e solo per lo 0,25% del territorio isolano "basso". Le zone più sensibili sono quelle delle province di Enna, Caltanissetta e Trapani.
I dati sono stati resi noti nel corso di un seminario che si è svolto a Palermo nella sede di Confindustria Sicilia nell'ambito di "Priamo", un progetto comunitario finalizzato alla maggiore conoscenza delle criticità geologiche del territorio siciliano e che ha fra i suoi obiettivi anche la formazione di quindici giovani geologi.
Ad illustrare lo studio è stato Giovanni Arnone, dirigente del servizio assetto del territorio e difesa del suolo dell'assessorato regionale Territorio ed ambiente.
"Le cause della desertificazione - ha detto - sono molteplici, in parte naturali ed in parte determinate dalle attività umane. Fra le cause naturali ci sono le caratteristiche geologiche e podologiche della Sicilia, la copertura vegetale, i cambiamenti climatici e gli eventi estremi come la siccità e le alluvioni".
"A questo - ha aggiunto - si potrebbe porre rimedio se l'attività dell'uomo fosse finalizzata a ridurre questi fenomeni. Purtroppo, invece, ad aumentare il rischio di desertificazione di una parte così ampia dell'isola (complessivamente fra rischio elevato e molto elevato si parla di oltre il 70% della Sicilia a rischio) c'è proprio l'intervento dell'uomo: la deforestazione, l'abbandono delle aree marginali e la concentrazione delle attività produttive nelle zone costiere, gli incendi, l'errato utilizzo delle risorse idriche e la salinizzazione".
fonte: lasicilia.it
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venerdì 11 aprile 2008
Pericolo desertificazione in Sicilia
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