Il ministro delle Politiche Europee, Emma Bonino, non nasconde «qualche preoccupazione» sullo scenario macroeconomico mondiale. «Sia - spiega a margine della presentazione delle linee guida 2008-2010 della Simest - per gli effetti della crisi dei mutui subprime, che non so se si siano già esauriti. Sia per una preoccupazione obiettiva anche per l’euro forte». Il ministro prevede che raggiungerà «velocemente quota 1,50 dollari, né vedo una tendenza al rafforzamento del dollaro a breve».
I timori del ministro sono per i prodotti italiani e per l’export che «è in pieno boom, non solo sui mercati europei, ma anche su quelli extra europei». L’euro oggi è «a 1,41 dollari, in pieno boom», sottolinea la Bonino, e bisogna considerare che «la bolletta energetica si paga in dollari e quindi c’è una compensazione», almeno in parte, e che la moneta unica «ha dato una cultura finanziaria alle aziende». Ma «il problema - rileva Bonino - è a medio termine, se arriviamo a 1,50 non è detto che tutto vada così bene». Bonino auspica che, «fatta salva l’indipendenza della Bce, i capi di Stato e di governo, che si riuniscono a Lisbona, vogliano dedicare parte della loro attenzione a queste scelte».
Intanto, alle prime battute sul mercato valutario americano, l'euro si è allontanato gradualmente dai massimi contro dollaro. Questa settimana sono attesi diversi dati sull'economia statunitense. Il dollaro, lunedì, era arrivato a un minimo storico contro euro a 1,4283. L'euro ha anche perso terreno sulle voci che l'Europa sta preparando un'offensiva in occasione del prossimo G7 per arginare il rafforzamento della moneta unica. L'attenzione principale questa settimana è però per i meeting di politica monetaria di Bce e Banca d'Inghilterra giovedì, oltre che per il dato chiave sull'occupazione Usa di settembre di venerdì
fonte: corriere.it
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mercoledì 3 ottobre 2007
Bonino preoccupata dal Supereuro
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