Il recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali a carico dei vari settori d’impiego (industria, famiglie, e agricoltura), è uno degli aspetti più importanti della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE. Ma come stabilire questi costi? Quali politiche dei prezzi dell’acqua sono necessarie per raggiungere l’obiettivo del “buono stato ecologico” per laghi e fiumi previsto dalla normativa comunitaria? La conferenza intende rispondere a queste domande e non solo. Vi sono infatti interventi che prevedono costi eccessivi, non sostenibili (i cosiddetti “costi sproporzionati”), per raggiungere gli obiettivi di qualità della Direttiva, per questo è necessario conoscere approfonditamente gli aspetti economici che comportano gli interventi e vagliare sempre possibili alternative.
“La Direttiva europea sulle Acque, malamente recepita ed inapplicata in Italia (il nostro Paese è stato più volte richiamato dalla Commissione e dalla Corte di Giustizia Europea), obbliga a redigere solide analisi economiche a livello di bacino idrografico per individuare scelte sostenibili sia da un punto di vista ambientale che economico - ha detto Andrea Agapito, responsabile programma Acqua del WWF Italia - Per questo risultano assurdi, ad esempio, i continui interventi di artificializzazione dei nostri fiumi e risulta assolutamente anacronistica la proposta di “bacinizzare” il Po, pervicacemente portata avanti anche in questi giorni, in occasione del IV Congresso del Po, da alcune Province padane: nessuna seria analisi economica accompagna questo progetto distruttivo per il nostro più grande fiume, ma sono chiare le richieste di finanziamenti allo Stato per garantire contributi a pioggia sul territorio che nulla hanno a che fare con il bene del Po e di chi vive nel suo bacino”.
La corretta applicazione della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE costituisce una delle ultime occasioni per rilanciare un governo sostenibile dell’acqua in Italia, anche grazie ad un approccio caratterizzato da trasparenza, partecipazione pubblica, pianificazione a scala di bacino, conoscenza approfondita dei sistemi naturali e delle pressioni e degli impatti antropici. “Nella tavola rotonda della Conferenza con i rappresentati dell’Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari (ANBI), Mineracqua, Federutility, Coldiretti, Assoelettrica e Contratto Mondiale dell’Acqua - dichiara Enzo Venini, presidente del WWF Italia - il WWF vuole continuare a promuovere quell’alleanza allargata per un confronto costruttivo con tutti gli attori coinvolti, alla ricerca di soluzioni percorribili che assicurino la necessaria disponibilità, qualitativa e quantitativa, per noi e per le generazioni future della risorsa acqua. Manca però una reale volontà politica. La conferenza vuole quindi essere un ulteriore costruttivo stimolo al Governo e alle istituzioni locali affinché vi sia un reale e concreto impegno per la tutela e la corretta gestione dell ’acqua in Italia”.
fonte: wwf.it
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