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Un gruppo di attivisti di Greenpeace, giunti ieri a Cagliari a bordo della nave Artic Sunrise ha assaltato all'alba il palazzo del Consiglio regionale della Sardegna, in via Roma, nel tentativo di issare uno striscione contro l'uso del carbone sardo per produrre energia. Gli scalatori ecologisti sono stati però intercettati dalle forze dell'ordine Secondo Greenpeace il ritorno al carbone, promosso dal governo nazionale e condiviso in pieno dal presidente della Giunta regionale sarda, Renato Soru, è dannosissimo per l'ambiente e viola gli impegni presi dall'Italia per rispettare gli obiettivi di Kyoto sulla riduzione delle emissioni di CO2 e investire seriamente sulle fonti rinnovabili. Gli ecologisti hanno spiegato di aver voluto ricordare ancora una volta a Renato Soru che bloccare l'eolico e promuovere il carbone nell'isola «è un crimine contro il Pianeta pari alla decisione dell'amministrazione Bush di non ratificare Kyoto, con la differenza che l'Italia l'ha già fatto». Uno degli scalatori di Greenpeace è stato bloccato dalle forze dell'ordine quando era già arrivato sul tetto del palazzo e stava cercando di aprire un grande striscione con la scritta “No carbone. Soru facci girare le pale”. Lo striscione è stato poi affisso sulla murata della nave di Greenpeace Artic Sunrise, attraccata in porto. Una decina di volontari dell'associazione ambientalista ha scaricato sacchi di carbone davanti al palazzo del Consiglio regionale, spiegando ai passanti che Greenpeace è entrata in azione per denunciare che la politica energetica di Renato Soru, porterà nei prossimi anni a un raddoppio delle emissioni regionali di gas serra, andando contro gli obiettivi nazionali di Kyoto, e contro il nuovo obiettivo europeo per la riduzione delle emissioni al 2020. fonte: lanuovaecologia.it |
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lunedì 26 novembre 2007
Blitz anti-carbone di Greenpeace a Cagliari
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