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L'ambiente non fa vendere auto. O almeno è quello che credono le industrie automobilistiche, stando ai messaggi pubblicitari su giornali e tv. Il dato emerge dalla Prima indagine nazionale sul ruolo del marketing pubblicitario delle auto nella riduzione delle emissioni di CO2, presentati a Roma da Amici della Terra e Wwf Italia. L'indagine, realizzata Stando ai dati, i produttori remerebbero contro la riduzione della CO2, attraverso inserzioni e spot in aperto contrasto con gli obiettivi della strategia dell'Unione Europea, che prevede la riduzione delle emissioni di CO2 a 120gCO2/km entro il 2012. L'indagine ha preso in considerazione l'analisi delle leve emozionali utilizzate per influenzare il consumatore; la verifica del rispetto degli obblighi di informazione sulle emissioni di CO2 dei modelli e il confronto delle emissioni medie di CO2 dei modelli pubblicizzati con gli obiettivi strategici dell'Ue per la riduzione delle emissioni di CO2 delle auto. La leva emozionale più utilizzata nella carta stampata è la convenienza economica (67%), mentre in tv c'é più attenzione agli aspetti qualitativi come sicurezza (96%), prestazioni (93%), piacere di guida/comfort (93%). Sia sui giornali che in tv la leva ecologica è all' ultimo posto, con il 27% dei messaggi televisivi (solo il 3% però riguardanti nello specifico le emissioni di CO2) e appena l'8% sui giornali. Circa il rispetto dell'obbligo di informazione al consumatore sui consumi di carburante, attualmente limitato alla carta stampata, oltre il 93% dei messaggi riporta l'informativa in modo illeggibile e in scarsa evidenza rispetto alla comunicazione commerciale. Solo nel 6,4% delle inserzioni il testo sulle emissioni di CO2 è di chiara lettura e in evidenza. Infine, solo l'8% dei modelli pubblicizzati riguarda auto con emissioni inferiori a 120 g CO2/km e la media di CO2 g/km dei modelli pubblicizzati risulta più elevata rispetto alla media delle emissioni del venduto in Italia (+6% rispetto alla media nazionale di 149 gCO2/km). Per invertire la tendenza, secondo il responsabile della campagna europea "Cars Fuel Efficiency" per Amici della Terra, Massimiliano Bienati "servirebbero interventi che prescrivano sulla carta stampata uno spazio minimo del 20% dedicato ai consumi e alle emissioni di CO2, con l'utilizzo di un formato grafico che ne garantisca la leggibilità". Inoltre, ha aggiunto, "anche la pubblicità in tv dovrebbe sottostare a regole analoghe". Per il presidente di Amici della Terra, Rosa Filippini, "il marketing pubblicitario sembra avere finora considerato l'informazione sulla CO2 come un qualcosa del tutto incomprensibile e inutile per il consumatore. A nostro parere invece la CO2/km rappresenta un indicatore di sintesi formidabile, in grado di esprimere con semplicità - conclude - contenuti prestazionali, di economicità e di tecnologia, oltre che ambientali e altruistici". fonte: lanuovaecologia.it |
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giovedì 22 maggio 2008
Aumentano gli spot per le auto non eco
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