L'esasperazione per l'emergenza rifiuti a Napoli, dopo le periferie e il centro, si estende ai quartieri collinari. Stasera un raid ad opera di una ventina di giovani teppisti ha paralizzato il traffico e tagliato in due il Vomero. I teppisti sono entrati in azione in via Cilea, una delle principali arterie del quartiere, e nella parallela via Belvedere: cassonetti e sacchetti colpi di spazzatura riversati in strada e minacce a passanti e automobilisti che osavano protestare. Analoga situazione "a valle", in via Foria, nei pressi dell'Orto Botanico.
Per le province di Napoli e di Caserta si è chiusa così un'altra giornata nera, di gravissima emergenza sul fronte dei rifiuti mentre il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, il sindaco di Napoli , Rosa Iervolino, sono stati a Palazzo Chigi, a Roma, per fare il punto della situazione con il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta e il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Un cumulo di rifiuti è stato dato alle fiamme dinanzi alle sede del Consiglio regionale della Campania e così il presidente dell'assise, Sandra Lonardo, ha dovuto rinviare la seduta. In fiamme, in pieno giorno, i sacchetti accumulati anche nel cuore della city, in via San Tommaso, a pochi passi da Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli .
Lungo le strade della città vi sarebbero oltre 5000 tonnellate non raccolte, con una produzione media che continua ad aumentare. Ciò significa che la differenziata, nonostante decreti e prescrizioni, stenta ancora a decollare. Più grave la situazione che si registra in alcuni comuni delle province di Napoli e di Caserta. Oggi è scaduto il contratto con l'Ecolog, una società del gruppo Ferrovie dello Stato, che ha consentito di portare in Germania circa 35mila tonnellate di spazzatura. I costosi trasferimenti dovrebbero riprendere nei prossimi giorni.
Oltre frontiera dovrebbero finire tra le 105mila e le 150mila tonnellate di rifiuti: sarà la soluzione che consentirà di svuotare i siti di trasferenza provvisoria, aree il cui utilizzo consente ai sindaci di togliere i sacchetti dalle strade. La situazione è pesante perché, nell'attesa quasi infinita che vengano completate le strutture per il ciclo integrato della spazzatura, mancano le discariche. E non si esclude che nel vertice romano di oggi si sia discusso proprio della necessità di rimuovere la spazzatura per strada potendo contare su un sistema che preveda procedure immediate per lo smaltimento finale del "tal quale", ovvero della spazzatura così come viene raccolta dai cassonetti.
Oggi, grazie all'individuazione di un nuovo sito in provincia di Caserta per lo stoccaggio delle ecoballe, hanno ripreso a funzionare anche gli impianti ex Cdr di Santa Maria Capua Vetere e di Casalduni, bloccati, nei giorni scorsi perchè avevano i depositi saturi di ecoballe, senza poter ricevere i previsti quantitativi di rifiuti e con le inevitabili ricadute sulla raccolta. Nel frattempo l'assessore regionale all'Ambiente, Valter Ganapini, ha annunciato che la frazione organica da prelevare negli impianti ex Cdr potrà essere utilizzata per la bonifica ambientale. Intanto, l'estate è ormai alle porte e i cittadini sono sempre più esasperati.
La spazzatura, nel pieno centro della terza città di Italia - continua a rappresentare un grave problema per la salute, e persino per la viabilità come sanno gli automobilisti sfiancati dalle gimkane tra i sacchetti che ormai invadono le strade.
fonte: repubblica.it
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
venerdì 16 maggio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento