La Commissione europea apre alla revisione della Politica Agricola Comune (PAC) per far fronte alla scarsità dei prodotti alimentari e al conseguente rincaro dei prezzi agroalimentari. Le modifiche in studio riguardano principalmente la scomparsa della quota latte entro il 2015, la riduzione o l'abolizione della messa a riposo obbligatoria dei terreni, il taglio ai sussidi corrisposti alle imprese agricole. L'attuale congiuntura è ben diversa da quella in cui fu scritta la PAC. La scarsità di prodotti agricoli richiede un aumento immediato della produzione agricola, ottenibile mediante la rimozione dei limiti produttivi per far fronte alla domanda alimentare. Per massimizzare il potenziale produttivo agricolo europeo il "set aside", ossia l'obbligo di lasciare incolto il 10% dei seminativi, potrebbe essere definitivamente abolito. La Commissione europea propone anche un aumento della quota devoluta allo sviluppo rurale. Tra le varie proposte anche l'ipotesi di abolire gli aiuti alla produzione dei biocarburanti. Attualmente l'Unione europea eroga un contributo di 45 euro per ettaro al settore agroenergetico. Secondo il rapporto della Commissione europea i biocarburanti generano un effetto distorsivo sull'allocazione delle risorse, aggravando la crisi alimentare causata dalla crescente domanda alimentare su scala mondiale.
fonte: ecoage.it
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