La Grecia vara un piano antismog

Incentivi per la sostituzione dei vecchi automezzi, una "zona verde" nei centri urbani con accesso ristretto al traffico, maggiori controlli per industrie e sistemi di riscaldamento. Ecco la road map per il clima adottata dal governo di Atene

Il governo greco ha annunciato un "piano nazionale per combattere l'inquinamento atmosferico" che prevede incentivi per la sostituzione dei vecchi automezzi e la creazione di una "zona verde" nei centri urbani con accesso ristretto al traffico, nonché maggiori controlli per le industrie e i sistemi di riscaldamento. Il ministro dell'ambiente Yorgos Souflias, citato dall' agenzia Ana, ha spiegato che il piano, fondato essenzialmente sul concetto "chi inquina paga", potrà entrare parzialmente in vigore fra il 2009 e il 2010 dopo consultazioni con i ministeri e le organizzazioni coinvolte. L'annuncio del piano giunge dopo che la Grecia è stata messa sotto accusa per le emissioni di 'gas serra' nel quadro del Protocollo di Kyoto. Il premier Kostas karamanlis ha tuttavia nei giorni scorsi assicurato che il paese rispetterà i propri impegni al riguardo. Il piano annunciato da Souflias parte dal rinnovo della flotta di automobili, taxi compresi, considerata il principale fattore inquinante, grazie ad incentivi le cui modalità e ammontare dovranno essere decise dal ministero delle finanze. Inoltre il sistema di tassazione stradale dipenderà non più dalla potenza dei motori ma dal grado di inquinamento dei veicoli. La 'zona verde' nei centri urbani, a cominciare da Atene, ha spiegato Souflias, impedirà l'accesso al centro ai veicoli più inquinanti, sia per potenza che per età, consentendo a quelli con tecnologia più ecologica l'ingresso a giorni alterni come avviene già oggi. Nei giorni scorsi Souflias, ministro dell'ambiente ma anche dei lavori pubblici, criticato da alcune parti per una non sufficiente attenzione ai temi ecologici, aveva sottolineato la opportunità di aprire un dibattito sulla possibile realizzazione di centrali nucleari definita come una fonte di "energia verde". Souflias aveva successivamente annunciato d'altra parte che in futuro il dicastero dell'ambiente sarà separato da quello dei lavori pubblici. fonte: lanuovaecologia.it