CONSENSO TERRITORIO - «Il consenso del territorio sarà fondamentale per la costruzione del ponte» aggiunge Ciucci. «Ci sarà il massimo del colloquio possibile con il territorio, i cittadini siciliani e calabresi, e le amministrazioni locali, anche per tutte le opere di accompagnamento che devono essere puntualmente progettate», assicura.
LA LETTERA - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, aveva dato il via a Ciucci con una lettera nella quale ribadiva l'impegno in favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del governo. Nell'affermare «l'impegno del Ministero concedente a fare a tal fine tutto quanto di propria competenza - si legge nella lettera - si conviene in particolare sull'esigenza di un'immediata revisione della convenzione di concessione e del piano economico-finanziario in essere e si invita la Società Stretto di Messina ad avviare gli adempimenti istruttori a ciò occorrenti».
LA PRIORITA' - «Il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente è tra le infrastrutture che rivestono carattere prioritario e la sua realizzazione ha già costituito oggetto di affidamento al contraente generale», ha detto Matteoli. «È pertanto necessario porre in essere nei tempi più brevi tutte le condizioni per la ripresa delle attività inerenti alla costruzione del manufatto».MA SARCINELLI (CREDIOP) FRENA- Il Ponte sullo Stretto non è un'opera pubblica che al momento serve all'Italia. Proprio nel giorno in cui il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, invita a riavviare le procedure per la realizzazione dell'opera, Mario Sarcinelli, presidente di Dexia Crediop, istituto che ha come core business proprio il finanziamento delle opere pubbliche (oltre 54,4 miliardi di attività totali consolidate nel 2007) frena sul progetto. «Le opere pubbliche necessarie all'Italia sono i trasporti - ha detto a margine di un convegno svoltosi a Roma - ma tra queste non c'è, certamente, il Ponte di Messina».
fonte: corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento