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È operativo da ieri il 'ponte navale' inventato dal governo regionale di Barcellona per portare acqua alla capitale della catalogna, colpita da mesi di forte siccità. La 'Sichem Defender', con a bordo 19.000 metri cubici del prezioso liquido prelevati 80 km più a sud, a Tarragona, è entrata nel porto di Barcellona portando in realtà solo la prima goccia del vero e proprio fiume di acqua potabile che giungerà nei prossimi tre mesi via mare. Sei navi faranno la spola praticamente ogni giorno non solo con Tarragona ma anche con Marsiglia e con la Provenza, in Francia: in tutto sono previsti 63 viaggi mensili. Nelle cisterne di Barcellona arriveranno così ogni mese 1,66 milioni di metri cubici d'acqua, equivalenti al 6% del consumo dei 5,5 milioni di abitanti della sua zona metropolitana. Il 'ponte navale' costerà 22 milioni di euro al mese. Il contratto con i fornitori è per ora di tre mesi. Ma sarà rinnovato in caso di necessità, in modo da consentire alla Catalogna, invasa dai turisti in luglio e agosto, di passare l'estate. Poi dovrebbe aprirsi il rubinetto del 'travaso' deciso dal governo spagnolo del premier socialista José Luis Zapatero per fare arrivare l'acqua dal fiume Ebro, sempre dall'area di Tarragona, attraverso una tubatura in corso di costruzione lungo l'autostrada fra le due città. Costo: 180 milioni di euro. La decisione di Madrid, presa a fine aprile, di consentire il 'salasso' dell'Ebro per Barcellona ha innescato reazioni irritate delle regioni limitrofe della Catalogna (a guida socialista), come Aragona o Valencia (governate dal Partido Popular), a loro volta in caccia di acqua, che hanno denunciato favoritismi politici ed hanno chiesto anche loro dei travasi. La situazione della Catalogna intanto è leggermente migliorata negli ultimi giorni, grazie alle forti piogge dell' inizio di maggio. Il livello dei bacini di riserva - sceso in alcune zone al 15%, un livello potenzialmente a rischio per l'approvvigionamento umano - è risalito fino al 27,86 della loro capacità. Se la situazione si stabilizzerà nelle prossime settimane il 'govern' potrebbe revocare, almeno momentaneamente, parte delle restrizioni imposte nei mesi scorsi sull'uso dell'acqua per giardini, piscine, lavaggio auto. Il timore però é che in autunno la siccità registri un nuovo giro di vite, che potrebbe portare a dei razionamenti. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 14 maggio 2008
Barcellona, l'acqua arriva via mare
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