Non solo mutui. Caro bollette e prezzo della benzina sono già nell'agenda del governo: "Nei prossimi giorni - ha annunciato il ministro Tremonti - d'accordo con il ministro Scajola, apriremo una discussione con i consumatori sul tema delle bollette e della benzina". L'annuncio in occasione della conferenza stampa di presentazione della convenzione con l'Abi per la rinegoziazione dei mutui, che ha visto anche il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori che rappresenta, ha detto il ministro "un esperimento di democrazia condivisa". E una prima conseguenza di questo nuovo approccio si è vista anche nel momento stesso di presentare in dettaglio l'accordo raggiunto con le banche e sul quale le associazioni sono chiamate a vigilare. Una convenzione a cui potrà accedere anche chi ha già saltato alcune rate, mentre aumentano per tutti le possibilità di rinegoziazione "libera" e portabilità senza spese, qualunque sia il tipo di mutuo sottoscritto.
Diritto alla rinegoziazione stabilito per legge e portabilità senza spese - Un testo che deve ancora essere scritto, in realtà, che farà tesoro anche delle indicazioni giunte dal tavolo di confronto aperto sia con le banche che con le associazioni dei consumatori proprio sul tema mutui. Anche per chi è in mora per aver saltato il pagamento di alcune rate. Un accordo che "non è un miracolo - ha spiegato il ministro - ma un sistema per dare sollievo a quella parte meno fortunata di famiglie che è in reale difficoltà, non è in grado di pagare le rate e non è neppure in condizione di rinegoziare direttamente. Ma chi è in condizione di trattare con la banca deve sapere che ci sono anche opportunità migliori", e che il governo punta molto sulla portabilità che dovrà essere totalmente senza spese.
Allungare la durata ultima scelta - L'accordo, infatti, prevede sostanzialmente una riduzione del tasso di riferimento della rata in base al tasso medio variabile registrato nel 2006, e uno spostamento in avanti della durata se i tassi dovessero salire ancora. La revisione della rata si dovrebbe tradurre in un risparmio di circa 100 euro al mese su un mutuo di 100.000 euro, ossia 1.200 euro di minori interessi da pagare ogni anno, interessi che però non vengono cancellati. Nessuno regala nulla, infatti e la differenza tra la rata dovuta e quella rinegoziata viene accantonata su un conto ad hoc che avrà un tasso di interesse, fisso, di circa il 5,2%. Alla fine della durata originaria del mutuo si faranno i conti e arriverà il momento di restituire alla banca anche questa somma. In concreto questo si tradurrà in un allungamento della durata del mutuo se i tassi saliranno ancora, mentre se dovessero scendere si ridurrà in parallelo anche la somma aggiuntiva da restituire. Insomma un sistema da scegliere solo se non si è proprio più in grado di pagare. Lo stesso Tremonti, d'altra parte, ha tenuto più volte a sottolineare che la convenzione non vuol cancellare le altre più convenienti opportunità ma è solo la "quarta scelta". Infatti "chi non ha problemi può continuare a pagare la rata di oggi; chi vuole può rinegoziare a prescindere dal testo della convenzione; e chi ha interesse può scegliere la portabilità. Solo nel caso in cui tutto ciò sia impossibile ci si può affidare al soccorso della convenzione". Un soccorso che comunque non si negherà a nessuno, neppure a chi è in forte difficoltà.
Un aiuto anche per chi è moroso e rischia il pignoramento - Non solo chi è in regola ma anche chi è già in ritardo con il pagamento delle rate, infatti, potrà accedere alla rinegoziazione, ha spiegato il ministro. Il governo poi interverrà in favore di chi rischia il pignoramento della casa, utilizzando per questo il fondo da 20 milioni di euro già previsto dalla legge finanziaria. Per chi rinegozia con le nuove modalità della convenzione, infine, è allo studio la possibilità di mantenere il beneficio fiscale della detrazione degli interessi calcolati non sulla rata ribassata, ma su quella che sarebbe stata la rata originaria. E infine, chi dopo aver rinegoziato con il nuovo sistema dovesse trovare condizioni migliori avrà il diritto alla portabilità anche di questo mutuo. Sulla portabilità, infatti, il governo scommette ancora e interverrà per facilitarla ulteriormente. "Era nel nostro programma già per le elezioni del 2006 - ha ricordato Tremonti - anche se poi è stato Bersani a vararla".
Surroga senza più la firma del notaio - "Noi crediamo che questo sia il sistema migliore per favorire la concorrenza e per questo - ha puntualizzato il ministro - puntiamo a far sì che tutta l'operazione sia davvero a costo zero e quindi non sia più necessario ricorrere al notaio. Il Codice Civile, infatti, già consente ai funzionari bancari di autenticare le girate sui titoli mobiliari. Non si vede perché non debbano farlo anche per i titoli immobiliari come le ipoteche. E se sarà necessario un atto di legge per chiarire questo punto lo faremo". In sostanza l'impegno del governo è quello di far sì che l'annotazione sull'ipoteca del passaggio dal vecchio al nuovo istituto di credito avvenga con una semplice "girata" da parte di un funzionario della banca. Portabilità in primo piano, dunque, e su questo c'è anche un rinnovato impegno dell'Abi.
L'impegno alla trasparenza dell'Abi - Aderire alla convezione sull'abbattimento della rata del mutuo, d'altra parte, non è un obbligo per le banche, che sono invece tenute, da ora in poi, a informare i clienti su tutte le le varie opportunità praticabili. "Uno sforzo di trasparenza chi ci impegniamo a fare - ha garantito il presidente Abi Faissola - anche per venire incontro alle indicazioni dell'Antitrust". Se questo impegno sarà portato avanti davvero lo si vedrà già nei prossimi giorni. Oggi, infatti, sono state annunciate anche due altre importanti novità dall'Abi, che ora si dovranno tradurre in circolari ufficiali che faranno testo per tutti gli istituti di credito su due questioni rimaste finora irrisolte.
Mutui del costruttore e cartolarizzati, in arrivo i chiarimenti - Sulla portabilità per i mutui del costruttore e la rinegoziabilità per quelli cartolarizzati, infatti, acora non si era giunti ad una posizione univoca. Oggi entrambi i nodi sono stati sciolti a vantaggio di chi ha un mutuo. Per chi si è accollato un finanziamento del costruttore, infatti, non ci saranno più ostacoli alla surroga. "Proprio oggi abbiamo avuto i chiarimenti che aspettavamo - ha dichiarato il direttore generale dell'Abi, Giuseppe Zadra - e possiamo quindi sciogliere la riserva e assicurare la portabilità anche per questi mutui". Per quel che riguarda invece i mutui cartolarizzati, ossia quelli ceduti dalle banche alle cosiddette Società Veicolo, sarà possibile accedere al nuovo sistema di rinegoziazione stabilito con la convenzione. E' facoltà delle S. V. accettare questa ipotesi o anche non accettarla, ma nulla vieta che lo possano fare e venire incontro, quindi, a chi è più in difficoltà. Altrimenti per questi mutui resta solo la via dell'estinzione anticipata.
E sulle banche possibile stretta fiscale - Al termine della conferenza stampa botta e risposta a distanza di qualche metro tra il ministro Tremonti e il presidente dell'Abi. Tremonti con un "sì" molto eloquente risponde ai giornalisti che gli chiedono di un eventuale prossimo giro di vite fiscale sugli istituti di credito. I giornalisti lo riferiscono a Faissola che commenta le parole di Tremonti: "Si tenga conto che la fiscalità per le banche italiane non è lieve. Non rientra nel nostro sistema concordare le tasse, ma si faccia almeno un confronto sereno".
fonte: repubblica.it
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mercoledì 28 maggio 2008
"Tremonti: "Mutui, opzione in più. Penseremo a bollette e benzina"
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