L'Italia, insieme ad altri otto paesi Ue, è oggetto di una diffida da parte della Commissione europea per non avere rispettato i termini del 30 ottobre 2007 per il rilascio dell'autorizzazione ad oltre novemila impianti industriali già attivi in tutta Europa.
La misura è stata adotta in base alla direttiva sulla prevenzione e la riduzione delle emissioni industriali nell' aria, acqua e suolo e che prevede che i ventisette rilascino o rinnovino le autorizzazioni agli impianti industriali attivi prima del 30 ottobre 1999.
Nel novembre 2007 la Commissione Ue aveva anche invitato gli Stati a fornire dati sul numero complessivo di impianti in funzione prima della data di applicazione della direttiva e sul numero di autorizzazioni concesse. Dai dati pervenuti, si legge in un comunicato della Commissione Ue, emerge che in nove pasei, oltre all'Italia, Belgio, Bulgaria, Estonia, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna "il numero di impianti che non hanno ancora ottenuto le autorizzazioni è molto elevato", trattandosi di oltre 9000 impianti su un totale di 52.000 in tutta l'Ue.
"Tutti gli impianti in esercizio nell'Ue devono rispettare livelli di emissioni rigorosi che sono fissati per ridurre al minino le ripercussioni negative dell'inquinamento industriale sulla salute dei cittadini e sull'ambiente", ha commentato il commissario Ue all'Ambiente Stavros Dimas.
fonte: ambiente.it
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mercoledì 14 maggio 2008
RITARDO AUTORIZZAZIONI IMPIANTI
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