Blocco a sorpresa dei negoziati da parte della Russia, durante la notte, a Bali, per decidere la road map della lotta contro i cambiamenti climatici dopo Kyoto. Un blocco che si affianca a quello degli Stati Uniti che si oppongono ai tagli dei gas serra per i paesi industrializzati del 25-40% al 2020 e alla divisione delle responsabilità tra paesi ricchi e quelli in via di sviluppo. Una posizione che ha spinto il Nobel per la pace Al Gore a intervenire personalmente a Bali dove ha invitato i governi ad andare avanti con l'intesa anche senza gli Usa.
"Senza gli Usa non è possibile andare avanti" ha detto il segretario generale della Convenzione sui cambiamenti climatici (Unfccc), Yvo de Boer, nella giornata conclusiva della 13esima Conferenza nazionale Onu sui cambiamenti climatici (Cop13). De Boer si è detto convinto che non avrebbe senso cominciare a discutere di un regime post Kyoto "senza le principali economie".
La Russia ha bloccato perché sostiene che il riferimento al range dei tagli dei gas serra del 25-40% per i paesi industrializzati al 2020 rispetto ai livelli del '90 è solo uno degli scenari contenuti nell'ultimo rapporto degli scienziati del panel intergovernativo Ipcc. Un'operazione per lasciare tutte le porte aperte al summit del 2009 di Copenaghen che dovrà partorire l'accordo per il post Kyoto, cioè dopo il 2012.
fonte: repubblica.it
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venerdì 14 dicembre 2007
Bali, Usa e Russia bloccano negoziati
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