OCCHIO AI SALARI - Trichet - parlando davanti alla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo - ha sottolineato tutte le «incertezze» esistenti sul fronte dell'inflazione. «Il rischio per l'evoluzione dei prezzi - ha spiegato - va considerato al rialzo. Anche perchè, visti i fondamentali economici solidi e robusti di Eurolandia, si pensa ci sarà un aumento dei salari e dei prezzi». E tutto questo provocherà inevitabilmente «effetti secondari». «Per questo - ha proseguito Trichet - continueremo a tenere d'occhio prezzi e salari», con la Bce pronta ad agire se sarà necessario. «A causa della volatilità dei mercati finanziari - ha detto ancora il banchiere - le nostre valutazioni mostrano un alto livello di incertezza. Per questo resta il rischio che le previsioni di crescita vengano riviste al ribasso».
EFFETTO ENERGIA - «Il recente sostanziale aumento del petrolio e dei generi alimentari - ha spiegato Trichet -, insieme ad alcuni effetti negativi dovuti ai prezzi dell'energia, stanno avendo un forte impatto sull'inflazione. Guardando avanti - ha proseguito il presidente della Bce - il tasso di inflazione è previsto restare significativamente sopra il 2% nel prossimo futuro, mentre probabilmente comincerà a scendere, ma solo gradualmente, nel corso del 2008».
IL TASSO DI INFLAZIONE - Trichet ha dunque sottolineato che secondo le proiezioni della Bce il tasso di inflazione «dovrebbe attestarsi tra il 2% e il 2,2% nel 2007 per poi salire tra il 2% e il 3% nel 2008 prima di scendere tra l'1,2% e il 2,4% nel 2009». Per la Bce, in particolare, «la recente dinamica dei prezzi del petrolio e dei generi alimentari e il suo impatto sull'inflazione, non dovrebbe avere ampi effetti di secondo giro» e questo dovrebbe contribuire ad una moderazione dell'inflazione nel 2009.
fonte: corriere.it
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