NO AI PREZZI CONSIGLIATI - Una nota dell’autorità spiega che tutte le aziende hanno rinunciato alla diffusione dei prezzi consigliati e dei differenziali integrativi. La pubblicità che veniva garantita ai «listini» era considerata uno scambio di informazioni utile al raggiungimento di un accordo sui prezzi. Inoltre ciascuna compagnia ha presentato misure che, nel loro complesso, comportano importanti modifiche strutturali del mercato in senso maggiormente concorrenziale, come ha sottolineato l’Antitrust, facilitando anche l’ingresso di nuovi concorrenti nel settore della distribuzione dei carburanti.
FAI DA TE - Gli impegni - spiega ancora l’Autorità - prevedono che vengano incentivati i punti self-service, dove verranno praticati prezzi più bassi rispetto a quello degli impianti serviti. In particolare Eni – presente sulle strade con il marchio Agip - si è impegnata da subito a fissare il prezzo dei carburanti con modalità self service pre-pay (Iperself), durante gli orari di chiusura degli impianti, a un livello di 6 centesimi inferiore rispetto al servito. Ogni due mesi modificherà tale sconto per garantire l’annullamento del differenziale con la media Ue, andando anche al di sotto di tale media qualora il differenziale tra prezzi Ue 14 e servito sia inferiore a 5 centesimi: il prezzo Iperself sarà infatti comunque scontato di 5 centesimi.
IPERMERCATI - Le misure presentate dalle compagnie petrolifere prevedono inoltre la messa a disposizione di terzi delle strutture logistiche, di una quota del prodotto e l’apertura all’ingresso della grande distribuzione – supermercati, ipermercati e centri commerciali – nel mercato: in questo senso hanno presentato impegni Eni, Kuwait, Shell, Tamoil, Total (Eni ha già sottoscritto un accordo con Auchan e si è impegnata a una fornitura per altri dieci punti vendita).
LE MISURE - Nel dettaglio la promozione dei self service e la riduzione dello sconto rispetto al servito è stata presentata da Eni (Agip), Api/Ip, Esso, Kuwait, Total, Shell e Tamoil. Quanto ad Api/Ip, in tre anni aumenterà i punti vendita con self service dal 5% al 12,5% del totale. Lo sconto rispetto al servito salirà da 2,1 centesimi di oggi a 2,5 centesimi. Esso per due anni aumenterà di almeno 0,4 centesimi lo sconto self service (che sono il 50% della rete Esso). Kuwait espanderà in tre anni la propria rete di impianti Automat nei quali praticherà uno sconto minimo di 3,5 centesimi rispetto al servito. Shell accrescerà le stazioni a servizio combinato da 93 a 150 entro la fine del 2008. Total installerà attrezzature pre-pay su tutti i punti vendita dati in gestione alla grande distribuzione (fino a 370 nei prossimi tre anni). Total applicherà negli impianti low cost da realizzare uno sconto di 3-5 centesimi rispetto al servito, estenderà la rete low cost e il numero di punti vendita con self service.
PETROLIERI DA BERSANI - Palazzo Chigi apprezza le conclusioni dell’istruttoria dell’Antitrust sui prezzi dei carburanti: «Un segnale forte che porterà a una diminuzione complessiva dei prezzi dei carburanti». Intanto, però, continuano le polemiche tra il ministro per lo Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, e i petrolieri, in vista dell'incontro fissato per venerdì per discutere, confrontarsi e verificare con loro l'andamento dei prezzi dei carburanti. L'Unione petrolifera si è detta «sorpresa» per la posizione assunta dal ministro che ha denunciato «presunti comportamenti anomali» sui prezzi dei carburanti «basandosi su dati non aggiornati e parziali, provocando un ingiustificato allarme nell'opinione pubblica». Bersani 24 ore prima aveva denunciato il rincaro dei carburanti rispetto alla media europea. «L'ultima rilevazione al 17 dicembre del delta con l'Europa relativamente al prezzo dei carburanti mostra una sensibile riduzione sia per la benzina che il gasolio - aggiunge l'Up, secondo cui «lo stacco è sceso intorno ai 4 centesimi euro/litro, portando la media dell'anno rispettivamente a 3,4 e 3,5 centesimi. Ciò deriva da una riduzione dei prezzi italiani, iniziata con il mese di dicembre e tuttora in corso, a fronte di aumenti registrati invece in altri Paesi europei - Francia e Germania in testa».
fonte: corriere.it
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