Il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Alfonso Pecoraro Scanio, ha firmato un decreto contenente il secondo Piano strategico nazionale di mitigazione del rischio idrogeologico. In Sicilia sono previsti 19 interventi per un importo di 13.376.000 euro che riguardano i comuni di Aidone (En), Calascibetta (En), Cefalù (Pa), Graniti (Me), Leni (Me), Mandanici (Me), Partinico (Pa), S. Alessio (Me), S. Marina Salina (Me), Borgetto (Pa), Bagheria (Pa), Caccamo (Pa), Campofranco (Cl), Caronia (Me), Roccafiorita (Me), Salaparuta (Tp), S. Lucia del Mela (Me), Taormina (Me) ed Ucria (Me).
Gli interventi finanziati riguardano, oltre che la sistemazione di aree franose, alluvionali e valanghive, anche la manutenzione del territorio, la ricostituzione dell'equilibrio costiero, la ricostituzione dell'equilibrio idrogeologico in aree percorse dal fuoco e privilegiano, ove possibile, gli interventi che prevedono l'utilizzo di tecniche a basso impatto ambientale, quali l'ingegneria naturalistica.
"Il nostro Paese - dice Pecoraro Scanio - ha un territorio con un alto livello di criticità in termini di rischio idrogeologico. Investire fortemente in opere per ridurre il rischio sul nostro territorio è un dovere ed un'opportunità. Un dovere perché troppo spesso ci troviamo a piangere i morti o calcolare gli ingenti danni per frane, alluvioni o valanghe, senza che per anni si sia fatto nulla. È anche un'opportunità in quanto questi investimenti consentono di aprire cantieri e creare occupazione. Certamente - ha aggiunto Pecoraro - la difesa del nostro territorio da frane e alluvioni, così come la difesa delle coste o la riqualificazione di alcune aree, rappresenta l'opera pubblica più importante.
Avremmo necessità di moltiplicare i fondi per mettere in sicurezza tutta l'Italia, ma è un dato incontrovertibile che il Governo attuale ha moltiplicato gli investimenti per questo settore. Voglio anche sottolineare - ha concluso il ministro - come la scelta degli interventi sia avvenuta di concerto con le regioni per evitare assurdi sperperi di denaro pubblico".
fonte: lasicilia.it
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venerdì 28 dicembre 2007
Rischio idrogeologico, si corre ai ripari
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