L'Australia "si arma" contro il Giappone

Il primo ministro Rudd ha affittato una nave da crociera attrezzata per le condizioni dell'Antartico. L'intento della spedizione è di scattare fotografie per documentare la carneficina delle balene

Per la prima volta l'Australia scende in campo direttamente contro la caccia alle balene, anche se non con la Marina militare come era stato ventilato nei giorni scorsi. Il neo eletto premier laburista Kevin Rudd aveva promesso un drastico cambio di rotta dopo gli 11 anni di tolleranza del governo conservatore verso i giapponesi, e la loro presuntacaccia ai cetacei per scopi scientifici. Ma oggi, diplomaticamente, Rudd ha scelto di lasciare in porto le navi da guerra e di affittare invece una nave crociera attrezzata per le condizioni dell'Antartico. L'Ocean Viking, un panfilo di 105 metri guidato da marinai della compagnia di crociere P&O, è stato dotato di due mitragliatrici (manovrate da agenti della guardia costiera), che molto probabilmente non spareranno mai. L'intento della spedizione è infatti quello di scattare fotografie per documentare la carneficina delle balene. Foto e video che verranno poi portati davanti un tribunale internazionale che dovrà decidere la legittimità della caccia che i giapponesi si ostinano a chiamare pesca per scopi scientifici. Sarà, si dice a Canberra, una spedizione a metà tra lo spionaggio (per l'uso di potentissimi teleobiettivi) e il poker diplomatico. Da una parte le sei baleniere giapponesi, in rotta per quella che potrebbe diventare la caccia più grande degli ultimi vent'anni, con l'obiettivo di uccidere 935 balene. Tre le prede previste, per la prima volta in quarant'anni figurano anche le megattere, a rischio di estinzione secondo gli ambientalisti, e particolarmente amate dai whale watchers per i loro caratteristici salti acrobatici. Dall'altra gli ambientalisti, con la nave Esperanza di Greenpeace che sta per salpare le ancore dal porto di Auckland per intercettare i giapponesi frapponendosi tra i grandi cetacei e i balenieri, per impedire la mattanza. Già in rotta per il mare dei ghiacci è invece la Sea Shephard, nave che in passato é stata già al centro di violenti scontri con i giapponesi. E ora, per la prima volta, al fianco degli ambientalisti spunterà anche il governo australiano. A Canberra l'opposizione ha protestato contro la decisione di Rudd. "Scendere apertamente in campo contro il Giappone rovinerà i rapporti tra i nostri due paesi", ha detto Brendon Nelson, capo dei liberali. Il premier laburista ha risposto, secco, che nella sua attività contro le baleniere "l'Australia sarà attenta, ragionevole e bilanciata". Rudd ha poi ricordato che è la prima volta che l'Australia si schiera apertamente contro la caccia alle balene. "Il precedente governo conservatore di John Howard non ha mai, in 11 anni al potere, preso iniziative per proteggere i cetacei, nonostante nessuno, a Canberra, abbia mai preso sul serio le motivazioni di Tokio di una caccia per motivi scientifici. La Ocean Viking salperà nei prossimi giorni per battere i mari ghiacciati 4.000 chilometri a sud dell'Australia, alla ricerca delle baleniere giapponesi. Sarà coadiuvata nel monitoraggio da uno o più aerei PC-3 Orion, di base nell'Australia Meridionale. fonte: lanuovaecologia.it