QUALITA' DEL SERVIZIO - «Di fatto - ha aggiunto Ortis - l'aumento sarebbe stato superiore se non fossimo riusciti a ridurre ulteriormente le componenti tariffarie per trasporto, distribuzione e misura. Va pure ricordato che renderemo operativo in pochi mesi il nuovo meccanismo deciso dal Governo per il «bonus sociale», teso a rendere meno onerose le bollette per le famiglie più bisognose, e che abbiamo richiesto ulteriori miglioramenti della qualità dei servizi». Il 2007, si legge nel comunicato dell'Autorità per l'energia, «si è chiuso registrando un solo incremento trimestrale, nell'ottobre scorso (energia elettrica +2,4%, gas +2,8%). Infatti, a gennaio 2007 le condizioni economiche erano rimaste invariate per l'energia elettrica ed erano diminuite dello 0,6% per il gas; ad aprile, poi, c'era stata una riduzione sia per l'elettricità (-0,4%) che per il gas (-3,4%); a luglio era rimasto invariato il prezzo dell'elettricità e diminuito dell'1,6% quello del gas». L'Autorità ha approvato, inoltre, per il periodo quadriennale 2008-2011, «nuovi e ridotti livelli tariffari; essi risultano più vantaggiosi per i consumatori, garantendo allo stesso tempo agli operatori maggiori remunerazioni per lo sviluppo, nuovi investimenti e miglioramenti di qualità e sicurezza di sistema. La manovra tariffaria riguarda le attività di trasmissione (rete nazionale in altissima e alta tensione), distribuzione (reti locali in alta, media e bassa tensione), misura (gestione dei contatori). Per il 2008, la riduzione nel complesso delle tariffe dei servizi e dei corrispettivi di vendita sarà pari all'1% circa.
I CONSUMATORI - Le associazioni dei consumatori, dopo l'annuncio dell'Authority, parlano di una vera e propria stangata. Per il presidente della Federconsumatori, Rosario Trefiletti, questo si tradurrà in un aumento della bolletta valutabile in 18 euro per l'elettricità e 36 euro per il gas l'anno: un totale di 54 euro annui in più. Aumenti che, spiega ancora Trefiletti, «si aggiungono a quello di 40 euro a bolletta per anno prodotto dai rincari di ottobre. Così, le famiglie italiane si troveranno a sborsare quasi cento euro in più tra 2007 e 2008». Una «batosta», per Adusbef e Federconsumatori, seppure «mitigata dal nuovo decreto sul bonus sociale, ma che ancora espone le famiglie italiane a aumenti notevoli per quanto riguarda l'energia». Gli aumenti, aggiunge Trefiletti, «influiranno sia per costi diretti che per costi indiretti: l'energia è infatti un elemento fondamentale per i processi di trasformazione e produzione industriale e quindi con una ricaduta sui prezzi finali dei beni di largo consumo». E lo stesso accade per il gas: «Siamo in attesa, e anzi chiediamo con urgenza, la determinazione delle tariffe sociali da parte degli enti locali. È necessario un serio piano energetico basato sul risparmio, sulle forme alternative di energia e inoltre sull'accelerazione dei processi di costruzione dei rigassificatori, anche come elemento calmierante del prezzo del petrolio sul piano internazionale».
fonte: corriere.it
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