Italiani sempre più vecchi. Al 1° gennaio 2007 si è registrato un ulteriore incremento del grado di invecchiamento della popolazione: l'indice di vecchiaia, cioè il rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella con meno di 15 anni, è arrivato al 141,5 per cento. L'aumento negli anni è costante e consistente: nel 2005 l'indice era al 135,9, nel 2005 al 137,8, nel 2006 al 139,9 per cento. La maggiore percentuale di anziani vive al Nord (l'indice è al 159 per cento) e al Centro (160,5 per cento) ma l'aumento interessa anche le regioni meridionali (113,1 per cento). L'unica regione nella quale i giovani sono più degli anziani è la Campania (90,1 per cento).
Crescono le paure "ambientali". Nel 2006 aumenta la percentuale degli italiani che lamentano sporcizia nelle strade (dal 32,6 al 34,9 per cento) e che addirittura non si fidano di bere l'acqua dal rubinetto (dal 35,8 al 36,7 per cento). Ma i problemi maggiormente avvertiti sono il traffico (46,7 per cento), l'inquinamento dell'aria (43,6 per cento), la difficoltà di parcheggio (41,4 per cento), il rumore (36,8 per cento), anche se alcuni di questi indicatori sono in lieve diminuzione rispetto al 2005. In crescita la paura per i rischi legati alla criminalità (31,9 per cento, con una maggiore incidenza nel Centro, dove si arriva al 38 per cento).
Ma aumenta la fiducia nelle proprie finanze. Se nel 2005 la percentuale di italiani molto o abbastanza soddisfatti della propria situazione economica era scesa sotto il 50 per cento, nel 2006 si registra una lieve risalita, al 51,2 per cento. Ma il tasso di soddisfazione si articola dal 58,8 per cento del Nord al 53,1 per cento del Centro fino al 40,3 per cento del Mezzogiorno. Si ha un riscontro del lieve miglioramento economico avvertito dalla popolazione nell'aumento dei depositi bancari, che alla fine del 2006 avevano superato i 727 milioni di euro, con un incremento del 5,3 per cento. Il 67,4 per cento dei depositivi appartiene alle famiglie e alle istituzioni sociali private. La 'bancarizzazione' del territorio cambia da Nord a Sud: in Trentino Alto Adige si contano 9,5 sportelli bancari ogni 10.000 abitanti, in Calabria appena 2,7. Nel 2006 è aumentata anche la percentuale di famiglie italiane proprietarie di casa, passata dal 72 per cento del 2005 al 73,4 per cento.
E negli amici e familiari. Ma lì dove gli italiani si sentono veramente soddisfatti e a proprio agio è in famiglia e con gli amici. Le persone di 14 anni e oltre molto o abbastanza soddisfatte per le relazioni familiari sono il 90,1 per cento, gli insoddisfatti in modo radicale sono appena l'1,5 per cento. Il tasso di soddisfazione per le relazioni di amicizia raggiunge l'82 per cento, dall'80 della precedente rilevazione. Come per gli indicatori economici, il tasso di soddisfazione decresce da Nord a Sud. Diminuisce il grado di soddisfazione per l'utilizzo del proprio tempo libero, che passa dal 63,1 per cento del 2006 al 61,6 per cento. I meno soddisfatti vivovo nel Mezzogiorno. Il 76,3 per cento degli occupati, infine, si dichiara nel 2007 molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro.
Gli uomini vedono più spettacoli. Nel 2007 il 64,2 per cento della popolazione di sei anni e più ha visto almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa. Tale percentuale sale però al 68,7 per cento per gli uomini e scende al 60,2 per cento per le donne. Lo spettacolo prediletto anche nel 2007 rimane il cinema, frequentato dal 48,8 per cento della popolazione, seguito da visite a musei e mostre (27,9 per cento), spettacoli sportivi (26,5 per cento), discoteche e balere (23,6 per cento), visite a siti archeologici e monumenti (21,6 per cento), teatro (21 per cento) e concerti (19,2 per cento, ma se si tratta solo di concerti di musica classica la percentuale scende al 9,3 per cento). Il teatro è l'unica attività culturale fuori casa nella quale la presenza femminile supera quella maschile. Diminuisce leggermente la quota della popolazione che guarda regolarmente la televisione: nel 2006 era il 94,2 per cento, nel 2007 è del 93,8 per cento.
E le donne leggono più libri. Netta prevalenza femminile invece per quel che riguarda la lettura dei libri: il tasso generale per il 2006 è al 43,1 per cento, ma quello maschile è al 37 per cento, e quello femminile al 48,9 per cento. Il 58,1 per cento della popolazione legge un quotidiano almeno una volta alla settimana (65,5 per cento al Nord e 46,5 per cento nel Mezzogiorno). Nel 2007 la quota di popolazione che utilizza il personal computer è passata al 41,7 per cento; quella che dichiara di collegarsi a Internet al 36,8 per cento. Però dai 35 anni in su si riscontra una forte prevalenza maschile sia sull'uso del computer che sui collegamenti a internet.
Aumenta il tasso d'istruzione. Se il tasso di scolarità sulla scuola primaria e su quella dell'infanzia ha raggiunto da tempo il 100 per 100, quello della scuola secondaria superiore aumenta di anno in anno: nell'anno scolastico 2005-2006 aveva raggiunto il 92,4 per cento contro l'89,8 per cento del 2001/2002. Nello stesso anno risultava in crescita anche la popolazione universitaria: le università con sede nel Nord del paese hanno raccolto il 37,3 per cento degli iscritti, quelle del Centro il 25,9 e il restante 36,8 frequenta gli atenei del Mezzogiorno.
Buona la percezione della salute. L'invecchiamento della popolazione non ne pregiudica la percezione generale dello stato di salute: infatti nel 2007 il 73,3 per cento degli italiani valuta positivamente le proprie condizioni, una quota stabile rispetto all'anno precedente, distinta tra un 70,2 per cento delle donne e un 76,6 per cento degli uomini. Tra le malattie più diffuse, l'artrosi-artrite (19,4 per cento), l'ipertensione (15,3 per cento), le malattie allergiche (9,9 per cento), l'osteoporosi (7,4 per cento), la bronchite cronica e asma bronchiale (6,7) e il diabete (4,6 per cento).
Il pranzo è ancora il pasto principale. Ci sono abitudini dure a morire, e il pranzo a casa è tra queste per il 73,9 per cento degli italiani ancora nel 2007. La percentuale scende però al 51,2 per cento per la fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni. Il pranzo si consuma a casa principalmente nel Mezzogiorno (83,8 per cento). Però si sta facendo strada anche una colazione "adeguata" (che preveda il consumo di cereali oltre che di latte, tè e caffè), scelta dal 78,6 per cento della popolazione.
Fuma oltre un quinto della popolazione. Nel 2007 la percentuale dei fumatori si attesta al 22,1 per cento della popolazione con 14 anni e oltre. Tra gli uomini i fumatori sono il 28,2 per cento, tra le donne il 16,5. Il 22,5 per cento della popolazione dichiara di aver fumato in passato, e di aver smesso volontariamente, mentre il 55,6 per cento dichiara di non aver mai fumato.
fonte: repubblica.it
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