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I carabinieri del Reparto operativo e il Gico della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno eseguito stamani quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulla Calcestruzzi spa, l'azienda di Bergamo leader nella fornitura del calcestruzzo, accusata di collusioni con la mafia in Sicilia. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Giovambattista Tona, su richiesta del procuratore aggiunto Renato Di Natale e del pm della Direzione distrettuale antimafia, Nicolò Marino. Fra gli arrestati anche Mario Colombini, amministratore delegato della Calcestruzzi spa, accusato di truffa, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e intestazione fittizia di beni, con l'aggravante di avere agevolato l'attività di Cosa nostra. L'inchiesta, che già nei mesi scorsi aveva portato ad altri arresti di dipendenti della Calcestruzzi, è supportata da riscontri documentali acquisiti durante le perquisizioni effettuate negli stabilimenti siciliani e negli uffici della direzione di Bergamo. Il gip ha inoltre firmato altri tre provvedimenti di custodia cautelare che sono stati eseguiti dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta. Si tratta di Fausto Volante, direttore di zona per la Sicilia e la Campania della Calcestruzzi spa, che nei mesi scorsi lo aveva sospeso. L'ex dipendente della società bergamasca, Francesco Librizzi, che era capo area per la Sicilia e Giuseppe Giovanni Laurino, ex dipendente, anche lui capo area per la Sicilia. Sono accusati di truffa e inadempimento di contratti di pubbliche forniture, con l'aggravante di aver agevolato Cosa nostra. Secondo gli inquirenti, la Calcestruzzi avrebbe proceduto, non solo nella provincia di Caltanissetta e in Sicilia, ma anche su tutto il territorio nazionale, alla creazione di fondi neri, «da destinare - secondo l'accusa - quantomeno in Sicilia, alla mafia». L'azienda avrebbe fornito calcestruzzo di qualità inferiore a quello richiesto dalle imprese che eseguivano appalti pubblici. Questo sistema, per gli inquirenti, sarebbe stata «una strategia aziendale della Calcestruzzi, adottata su scala nazionale e gestita a mezzo, anche, del sistema informatico, con la consapevolezza dei vertici aziendali». Inoltre vi sono accertamenti tecnici effettuati sulle opere edilizie realizzate con il calcestruzzo fornito e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La Calcestruzzi è presente su tutto il territorio nazionale con 10 direzioni di zona, 250 impianti di betonaggio, 23 cave e 21 impianti di selezione di inerti. Fa parte del gruppo Italcementi, quinto produttore di cemento a livello mondiale e il principale operatore nel bacino del Mediterraneo. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 30 gennaio 2008
Arresti per mafia e cemento
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