| |
Centinaia di persone hanno partecipato nei giorni scorsi a Shanghai ad una manifestazione di protesta contro l'estensione della linea del treno superveloce a levitazione magnetica, "maglev". La manifestazione si è svolta sulla centralissima Nanking Road, nel cuore della capitale finanziaria della Cina. Le forze dell'ordine non sono intervenute e la manifestazione si è sciolta ordinatamente su Peoplés Square. «Lo so, è illegale - ha detto uno dei manifestanti - ma ci hanno messo con le spalle al muro». I protestatari erano in grande maggioranza abitanti di nuovi quartieri residenziali nei pressi dei quali dovrebbe passare la nuova linea del maglev, che ora è lunga 30 chilometri e collega il nuovo aeroporto internazionale di Pudong al centro. «È troppo vicina alle case, ci sarà rumore e l'aria sarà inquinata» ha sostenuto una manifestante, mentre un altro ha affermato che «in futuro sarà impossibile vendere una casa vicino alla linea ferroviaria». Il maglev è prodotto dalla tedesca Siemens, e alcuni dei manifestanti hanno distribuito ai passanti volantini con poesie della resistenza anti-nazista. Residenti della metropoli affermano che si è trattato della più grande manifestazione dal 2005, quando centinaia di persone parteciparono alle proteste anti-giapponesi (che però erano tacitamente approvate dal governo). Il progetto del governo di estendere la linea fino a collegare Shanghai ald Hangzhou (una distanza di cento chilometri) ha incontrato fino dall'inizio l'opposizione dei cittadini che abitano nei quartieri lungo il percorso del treno. La nuova linea del maglev passa a 22,5 metri dalle case, mentre secondo gli standard di sicurezza europei la distanza dovrebbe essere di almeno 300 metri. La scorsa primavera il governo municipale di Shanghai ha sospeso i lavori ed ha affidato una valutazione dell'impatto del progetto sull'ambiente all'Accademia delle Scienze Ambientali. Lo studio ha concluso che l'estensione della linea del maglev non avrebbe conseguenze negative sulla qualità dell'aria e dell'acqua e che l'inquinamento acustico potrebbe essere contenuto con misure tecniche. Un portavoce del governo ha affermato che le autorità «hanno convinto» i manifestanti a disperdersi per non turbare l'ordine pubblico. Il governo «si augura che i cittadini scelgano i canali legali per esprimere le loro opinioni», ha aggiunto il portavoce. Nel 2007 i residenti di un quartiere residenziali di Xiamen, sulla costa orientale della Cina sono riusciti a bloccare la costruzione di una fabbrica chimica vicino alle loro case. fonte: lanuovaecologia.it |
Utilità del blog per un'Azienda come la nostra, vi chiederete... informare, vi rispondiamo!...IN-FORMA COLLAGE
lunedì 14 gennaio 2008
A Shangai protesta contro treno superveloce
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento