La metà delle famiglie italiane vive con meno di 1.872 euro. Una famiglia su sette fatica ad arrivare a fine mese, il 38% non riesce ad affrontare spese inattese.
Lo rende noto l'Istat, pubblicando un'indagine sui redditi del 2005. Il reddito medio, spiegano i ricercatori, è più elevato, pari a 2.311 euro al mese, ma una famiglia su due ne guadagna meno.
Disuguaglianze molto alte, pari a quelle dell'Europa dell'Est. Le famiglie che vivono nel Sud guadagnano il 70% di quelle che vivono nel Nord. Afferma l'Istat, confermando gli squilibri territoriali del Belpaese.In Sicilia la metà delle famiglie guadagnano meno di 16.658 euro, mentre nelle provincie di Trento e Bolzano portano a casa più di 27 mila euro.
Mentre "nel Nord siamo ai livelli della Germania", spiegano i ricercatori, in Sicilia quasi la metà (il 45,6%) delle famiglie appartengono alla classe di redditi più bassa. Al contrario, quasi la metà delle famiglie del Nord e del Centro appartengono alle classi di reddito più elevate.
Le disuguaglianze tra ricchi e poveri in Italia sono tra le più forti d'Europa. L'indice che le misura si colloca infatti al di sopra della media europea (32 contro 30), ed è ancora più marcata la differenza rispetto alla media dei membri storici dell'Unione (29). La distanza tra un italiano ricco e uno povero è la stessa, invece, che si può misurare nei nuovi membri dell'Unione europea, per lo più paesi dell'Est Europa.
Famiglie numerose (con 3 o più minori), nuclei monoparentali con figli a carico, anziani soli: sono queste le tipologie di famiglie più in difficoltà in Italia. Per quanto riguarda invece le famiglie numerose, le condizioni risultano addirittura peggiorate dal 2005 al 2006: in particolare per le famiglie con tre o più minori il 23,8% nel 2006, rispetto al 20,8% nel 2005, ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà a fine mese.
Il 38% di questi nuclei non può affrontare spese inattese (contro il 31,6% nel 2005). Una famiglia su sette fatica ad arrivare a fine mese. Una su dieci ha difficoltà con le spese più essenziali: bollette, riscaldamento, e cure mediche mentre il 4,2% delle famiglie ha avuto nel corso dell'anno almeno una volta problemi a riempire il frigorifero.
E' leggermente calata rispetto all'anno precedente la percentuale di famiglie in difficoltà con il costo del cibo (dal 5,8% al 4,2%) e quella, comunque alta, di chi non ha soldi sufficienti per l'abbigliamento (dal 17,8% al 16,8%).
fonte: lasicilia.it |
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