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Un'unità di crisi, alle dipendenze del commissario Gianni De Gennaro, gestirà l'emergenza rifiuti in Campania, coordinando i rapporti con i vertici dello Stato, tra cui la presidenza del Consiglio, i ministeri della Difesa, dell'Ambiente, della Salute, il Viminale e la Protezione civile. Lo prevede l'ordinanza firmata ieri dal premier Prodi, dopo un incontro con lo stesso De Gennaro e il ministro dell'Interno Giuliano Amato. Un segnale, dunque, arrivato da Palazzo Chigi, per dare un'ulteriore accelerazione alle operazioni e sottolineare l'impegno dell'intero governo a sostegno del difficile lavoro dell'ex capo della Polizia ad una settimana dal suo insediamento. L'obiettivo immediato, si è concordato a Palazzo Chigi, è liberare dall'immondizia le strade e per questo è necessario riaprire il prima possibile gli impianti di cdr fermi dall'inizio dell'anno. Ma occorre anche individuare una discarica capace di contenere grosse volumetrie per poter così liberare sia i siti di stoccaggio sia soprattutto i cdr, che vanno messi in manutenzione. La scelta di Pianura è ancora in "stand-by", ma una soluzione va trovata al più presto. Intanto, un po' di respiro è arrivato dall'apertura - dopo lo svuotamento ad opera di una task force di mezzi civili e dell'esercito - del sito di Caivano. Nel comune in provincia di Napoli si potranno così trattare le prime 980 tonnellate di spazzatura (a fronte di una produzione quotidiana che si attesta intorno alle 1.400 tonnellate) prodotte a Napoli. Un sito di stoccaggio provvisorio è stato allestito ad Acerra, proprio per ospitare 20mila tonnellate di ecoballe provenienti da Caivano, ma un sit-in di un centinaio di cittadini ostacola le operazioni. Proseguono anche gli invii di rifiuti verso le altre regioni. Per ora hanno risposto all'appello soltanto Sardegna, Sicilia, Emilia-Romagna, Abruzzo e Molise, mentre il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, si dice pronto a dare una mano, a patto però, che siano accettate quattro condizioni: sicurezza ambientale, sicurezza sanitaria, garanzia economica e assoluta certezza che un'emergenza di questo tipo non si presenti mai più. Condizioni che adesso, sottolinea il governatore, "ancora non ci sono". C'è poi l'ipotesi Svizzera, che potrebbe accogliere quantitativi di rifiuti. Trattative sono in corso. Ma in Campania è ancora crisi. Solo a Napoli si contano quasi 7.000 tonnellate di rifiuti per strada, mentre sono oltre 50.000 gli studenti nella regione che non frequentano le scuole ed il direttore scolastico regionale della Campania chiede interventi rapidi per rimuovere i rifiuti dalle strade, altrimenti la situazione "continuerà a peggiorare di giorno in giorno". Analoga la posizione del ministro della Salute, Livia Turco, che annuncia un attento monitoraggio su eventuali problemi sanitari. Ed è superlavoro per i genieri dell'esercito, subissati di richieste da parte di diversi Comuni che sollecitano l'intervento dei militari per pulire le strade dai cumuli di rifiuti. Il vice di De Gennaro, il generale Franco Giannini, ha puntualizzato che "il concorso fornito dalle forze armate è da intendersi finalizzato a fornire un supporto qualificato ed esclusivamente di natura logistica". Intanto l'Italia continua ad essere a rischio per la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea per la gestione dei rifiuti in Campania. Il 28 gennaio, ha annunciato il ministro delle Politiche comunitarie Emma Bonino, "è in programma a Roma un incontro tra funzionari della Commissione, Governo italiano e De Gennaro. In base all'esito della riunione, la Commissione il 30 deciderà i passi successivi riguardo la procedura di infrazione". E il rischio di sanzioni per il Belpaese, ha sottolineato Bonino, "c'è ed è pesante: la multa tariffaria giornaliera va da 22.000 a 700.000 euro". Infine, sostegno a De Gennaro è stato assicurato al termine di una riunione dei parlamentari campani del Pd con il segretario Walter Veltroni: "vanno respinti - hanno detto - i tentativi di limitarne i poteri conferitigli". fonte: lanuovaecologia.it |
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giovedì 17 gennaio 2008
Campania, arriva l'unità di crisi
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