Sono 2.870 i siti, pari a circa 8 milioni di ettari, il 27% del territorio nazionale, che entrano a pieno titolo nella Rete Natura 2000, riconosciuti in un decreto del ministro dell'Ambiente e pubblicati in Gazzetta Ufficiale del 27 luglio scorso.Rete Natura 2000 è la rete europea di aree per la conservazione degli ambienti naturali e delle specie, animali e vegetali, in attuazione delle Direttive 79/409/CEE detta Uccelli e 92/43/CEE detta Habitat ed è uno tra i principali strumenti comunitari per la conservazione della biodiversità. Due le tipologie dei siti: le Zps (Zone di protezione speciale per la conservazione delle specie di uccelli) e i Sic (Siti di importanza comunitaria, che riguardano la conservazione di siti, ambienti naturali, specie animali e vegetali).L'Italia attende la Rete Natura da circa 20 anni e ora è a un passo dal decreto del ministero dell'Ambiente che detta i criteri minimi uniformi di conservazione per questi siti. Criteri sui quali poi le Regioni dovranno lavorare per i propri territori di competenza.La mappa del network verde made in Italy è stata pubblicata in maniera ufficiale dal ministero dell'Ambiente che oggi ha utilizzato le pagine di alcuni quotidiani per rendere nota la fotografia della tutela.Per quanto riguarda la classifica regionale, in testa la Lombardia con 259 aree tra Zps (66) e Sic (193) seguita da Sicilia con un totale di 246 aree (29 Zps e 217 Sic) e dal Trentino Alto Adige con 228 aree (36 Zps e 192 Sic). Nella lista anche molti territori che in questi giorni sono stati divorati dalle fiamme. La Puglia nella classifica regionale è al 10/o posto con 87 aree in tutto. Dieci le Zone di protezione speciale molte delle quali ricadono nella zona del Gargano.
fonte: ambiente.it
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