"Abbiamo a disposizione solo una finestra di 10-15 anni per trasformare il picco delle emissioni di CO2 in una riduzione di almeno il 50% entro il 2050", avvisano i climatologi, aggiungendo che se non ci si muove immediatamente "milioni di persone saranno esposte a eventi atmosferici estremi come ondate di calore, siccità, innondazioni, tempeste e innalzamento del livello del mare". Allo stesso modo, prosegue l'appello, "molti ecosistemi, piante e specie animali, saranno in serio pericolo di estinzione".
L'allarme degli scienziati vuole essere un invito ai negoziatori delle 180 nazioni presenti a Bali affinché i loro governi si facciano carico dell'emergenza climatica passando all'azione. "Non abbiamo più di dieci anni di tempo per invertire la tendenza nella crescita delle emissioni", sottolineano ancora gli oltre duecento firmatari del documento, ricordando il consenso scientifico che accompagna ormai la necessità di raggiungere l'obiettivo di contenere la concentrazione complessiva di anidride carbonica nell'atmosfera ben al di sotto delle 450 parti per milione.
Un traguardo che dovrebbe permettere di evitare un aumento della temperatura terrestre media superiore ai due gradi, ma che per essere raggiunto, avvertono i climatologi, non può prescindere da un nuovo accordo globale che fissi limiti forti e vincolanti alle emissioni della grande maggioranza delle nazioni. "Come scienziati - conclude l'appello - esortiamo i negoziatori a raggiungere un intesa che faccia di questi obiettivi il minimo indispensabile per realizzare un accordo sul clima equo ed efficace".
fonte: repubblica.it
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