martedì 24 aprile 2007

Tartarughe in difficoltà per il troppo caldo quattro soccorse nelle acque della Liguria

Le hanno avvistate in punti diversi della costa ligure. Se ne stavano a pelo d'acqua, apparentemente in difficoltà, come smarrite. Le tartarughe caretta-caretta soccorse nelle acque liguri - ben quattro esemplari in cinque giorni - adesso sono all'Acquario di Genova dove saranno sottoposte a cure specialistiche. Tutta colpa dei mutamenti climatici, del caldo eccessivo che "blocca" la migrazione delle testuggini. E' da mercoledì scorso, in effetti, che giungono segnalazioni di pescatori e diportisti da punti diversi della costa, da Pegli, da Savona e da Genova. L'ultima tartaruga è stata recuperata dai marinai della Capitaneria di Porto nelle acque al largo di Capo Nero, sembrava in grave difficoltà e nell'impossibilità di nuotare. Se si guarda agli ultimi mesi i numeri sono preoccupanti. Da febbraio a oggi sono circa una dozzina, quasi tutte femmine, le testuggini recuperate nel Mar Ligure, molte appartengono alla specie 'caretta-caretta'. Di queste, tre sono state ritrovate già morte mentre le altre nove sono state portate all'Acquario di Genova. Qui vengono nutrite e curate, ma anche analizzate perché gli erpetologi stanno cercando di capire le ragioni e le conseguenze di questo fenomeno. "Si tratta di una situazione assolutamente anomala - spiegano all'Acquario - soprattutto se si considera che nella stagione invernale il numero delle tartarughe segnalate nei nostri mari è praticamente nullo". Gli esperti ritengono che la causa sia da ricercare nei cambiamenti climatici e nel generale riscaldamento del mare. "Mediamente - racconta Fabio Mattioli, erpetologo - la temperatura dell'acqua nella stagione invernale si aggira attorno ai 12/13 gradi; negli ultimi due mesi non è invece mai scesa sotto i 19 gradi. Ciò comporta evidentemente un cambiamento nelle abitudini migratorie dei chelonidi che in passato si spostavano nel sud Mediterraneo all'inizio dell'inverno e tornavano al nord a giugno. Ora hanno forse scelto di anticipare i tempi oppure di non spostarsi affatto". Il numero delle segnalazioni è tanto più rilevante se si considera che in questo periodo dell'anno le barche dei diportisti che solcano il mare non sono molte: che siano in tanti ad aver avvistato le tartarughe rende il dato ancora più significativo.

Per il momento non è ancora stato possibile verificare se l'anomalia termica di questo mancato inverno abbia causato problemi alla salute della tartarughe, che hanno l'aria di stare bene. "Mancano analisi scientifiche e dati statistici - precisa Mattioli - ma possiamo ipotizzare conseguenze di tipo biologico. La loro salute non sembra essere in pericolo, ma i ritmi della loro vita potrebbero cambiare".

fonte: repubblica.it

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