G8, il clima nell'agenda del vertice

HEILIGENDAMM - A fronte del no Usa a misure vincolanti per limitare l'inquinamento della Terra, il vertice del G8 di Heiligendamm, prosegue. E mentre i dimostranti no-global sono tornati a radunarsi stamattina a ridosso della recinzione metallica che isola Heiligendamm dal resto del mondo, gli Otto Grandi terranno in mattinata la prima sessione plenaria. Che, però, nasce senza grandi aspettative. Nonostante le trattative notturne, infatti, i contrasti su come lottare contro i mutamenti climatici e il riscaldamento della terra, restano. A partire dall'intransigenza Usa verso ogni forma di definizione degli impegni. Fino ad ora, infatti, gli Stati Uniti si sono limitati a parlare delle necessità di un'iniziativa internazionale nella lotta al cambiamento climatico. Ma, al momento di definire accordi, si sono tirati indietro. Spargendo, a parole, segnali rassicuranti. "Sul clima intendiamo essere molto attivi se non addirittura assumere un ruolo di guida - dice Bush - Possiamo avere una funzione di collegamento tra i paesi che vogliono un accordo subito e quelli come India e Cina che non hanno finora partecipato al dialogo". Mentre il premier inglese Tony Blair parla di "sostanziali" tagli alle emisioni di ga inquinanti, ammettendo però che non sarà fissata alcuna soglia. "Queste cose non si definiscono in un G8" continua Blair rifendosi alla proposta tedesca di un taglio del 50 per centro entro il 2050. Usa-Russia. "La Russia non è una minaccia. Non è il caso di drammatizzare. Spiegherò a Putin che lo Scudo Spaziale non rappresenta alcuna minaccia per la Russia". Bush, a poche ore dal suo incontro faccia a faccia con Putin, smorza i toni. Mette da parte le dure accuse che aveva riservato al leader russo e usa toni concilianti. "Lo Scudo non può fermare ordigni multipli e la Russia non ha quindi niente da temere - spiega Bush - Mira solo a bloccare minacce di stati canaglia e la Russia dovrebbe cooperare al sistema".

Le proteste. Un migliaio circa di manifestanti anti-G8 si sono intanto radunati non lontano della barriera di recinzione intorno a Heiligendamm, tenuti a bada da un massiccio schieramento di poliziotti in assetto antisommossa. E la polizia tedesca ha smentito la notizia secondo la quale qualcuno sarebbe riuscito ad aprire due grossi buchi nella rete di protezione che protegge dal mare la località di Heiligendamm.

fonte: repubblica.it